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Professionali o amatorialiCosì tra Asti e provincia
Attualità

Professionali o amatoriali
Così tra Asti e provincia

Quali, quante sono e come operano sul territorio le compagnie teatrali? Domanda apparentemente intricata ma in realtà semplice se, a monte, si opera una divisione di massima. Due sono infatti le

Quali, quante sono e come operano sul territorio le compagnie teatrali? Domanda apparentemente intricata ma in realtà semplice se, a monte, si opera una divisione di massima. Due sono infatti le macrocategorie di riferimento: compagnie professionistiche (o professionali) e compagnie filodrammatiche (o amatoriali). Le prime hanno una agibilità ministeriale e devono dimostrare di essere gruppi che fanno teatro a livello professionale con il versamento dei contributi esattamente come avviene per ogni forma lavorativa, con tanto di posizione Inps, Inail e tutte le formalità amministrative e burocratiche che riguardano tale ambito. Queste compagnie devono avere a tutti gli effetti una posizione attiva da professionisti dello spettacolo. Diverso, invece, il principio che guida (o dovrebbe guidare) le compagnie filodrammatiche che comprendono al proprio interno volontari o comunque persone che si dedicano all'attività attoriale per piacere, passione, hobby, amore della materia o semplicemente per stare insieme, ma in ogni caso non per ragioni lavorative.

Mentre un censimento astigiano dei gruppi appartenenti a quest'ultima tipologia risulta all'atto pratico quasi impossibile a causa del numero elevato e dell'endemica instabilità degli stessi (molte compagnie amatoriali, ad esempio, si costituiscono per brevi periodi di tempo e magari cessano l'attività per riprenderla sotto altri nomi o per non riprenderla affatto), quello relativo alle compagnie professionali annovera attualmente i seguenti tre gruppi: Teatro degli Acerbi (che organizza anche la stagione di Costigliole), Casa degli Alfieri, associazione Arte&Tecnica, realtà che si occupa per lo più di organizzazione teatrale sotto la gestione dell'attore Mario Nosengo (che è anche, tra le altre, direttore artistico della stagione invernale del Teatro Alfieri di Asti e di quelle di Canelli, Nizza, San Damiano e Moncalvo).

Esistono infine una serie di soggetti singoli, liberi professionisti o artisti, attori o organizzatori che svolgono un'attività professionale slegata da quella delle compagnie tradizionali. Di quest'ultimo gruppo, ad Asti, fanno parte attori e operatori come Alessio Bertoli, Aldo Delaude e le due menti de L'Arcoscenico: Sergio Danzi e Ileana Spalla. Per quel che concerne la tematica "Case del teatro", nate a fine 2012 nella nostra città, rimandiamo invece all'articolo di approfondimento presente in questa lente.

Luca Garrone

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