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Incontro

Provincia di Asti, i vertici dell’autostrada A21 ricevuti dal presidente Rasero e dal vicesindaco Morra

Al centro del colloquio i cantieri aperti sul tronco astigiano, ma anche la realizzazione della variante di Calliano e del casello di Villafranca

L’amministratore delegato della società autostrade A21 Torino-Piacenza, Claudio Dogliani, con il direttore della concessionaria, Giovanni Salvatore D’Agostino sono stati ricevuti in Provincia dal presidente Maurizio Rasero e dal vicesindaco Stefania Morra. Nell’incontro è stata fatta reciproca conoscenza tra i nuovi vertici aziendali e gli amministratori astigiani. Inoltre è stato fatto il punto della situazione sui cantieri per i lavori stradali che interessano il tracciato astigiano e il tratto nel capoluogo dove si interseca il raccordo con la A33 Asti-Cuneo.

Il presidente Rasero, facendosi portavoce dei sindaci del nord est, ha ricordato la necessità di concludere il tratto di tangenziale fra Portacomaro in direzione Casale Monferrato con la realizzazione della variante di Calliano. «Un’opera indispensabile per la sicurezza e per ridurre l’inquinamento ambientale e acustico ai cittadini causato dal transito dei mezzi nel tratto comunale» ha ricordato Rasero.

Nel colloquio il presidente della Provincia ha, inoltre, rilanciato il progetto per la realizzazione del casello di Villafranca, ancora fermo agli studi preliminari. Un’opera richiesta da numerosi sindaci dei comuni della Valtriversa e Colline Alfieri.
«La realizzazione del nuovo casello di Villafranca – spiega Rasero – garantirebbe un veloce collegamento con il capoluogo e l’ospedale di Asti, decongestionando il tratto della statale 10 AT-Torino interessata giornalmente dal passaggio dei mezzi pesanti. Inoltre le popolazioni di centri come Ferrere, Villafranca, Cantarana, Montafia, Castelnuovo Don Bosco sarebbero agevolati sia nei collegamenti interni, sia nei servizi pubblici di assistenza, quali il 118».

Il tronco dell’A21 tra il casello di Asti Ovest e la barriera di Villanova è il percorso più lungo dell’autostrada senza uscite intermedie. «La realizzazione del casello – conclude Rasero – farebbe da volano sia per lo sviluppo economico delle comunità valligiane e collinari, sia sotto il profilo turistico religioso per raggiungere il santuario di Colle Don Bosco meta di migliaia di pellegrini».

All’incontro i due amministratori astigiani hanno proposto di organizzare un incontro fra le parti per verificare la possibilità di consentire il transito alle auto fra i caselli di Asti Est e Ovest ad un prezzo calmierato. «In questo modo – aggiunge il vicesindaco – molti mezzi che oggi percorrono strade e arterie urbane potrebbero attraversare la città da un capo all’altro, a un prezzo agevolato, contribuendo a ridurre l’impatto di traffico e inquinamento».

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