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Quartiere San Fedele, quelle telecamere in stand by che i residenti aspettano

Il presidente del comitato di quartiere sollecita il Comune affinché installi la videosorveglianza promessa, ma si attende anche il Controllo di Vicinato

Ancora una volta è dal quartiere San Fedele che si alza l’ennesima richiesta agli amministratori locali di procedere, rapidamente, nell’attivazione di una serie di misure già annunciate per rendere la zona più sicura. Installazione di nuove telecamere di sorveglianza in strada Quaglia e via Sesia, più illuminazione pubblica sulle strade, attivazione del progetto di Controllo di Vicinato, ma anche più controlli delle forze dell’ordine, specie la sera, per dissuadere eventuali malintenzionati.

La richiesta di procedere in tal senso arriva da Giuseppe Morabito, presidente del comitato di quartiere.

«L’assessore alla Sicurezza Luigi Giacomini aveva annunciato davanti a molte altre persone che avrebbe dotato il quartiere delle telecamere di sicurezza entro settembre – ricorda Morabito – Avevamo chiesto anche più illuminazione, mentre il Comune ha già posizionato un dosso antivelocità per impedire le gare di auto nel quadrilatero di via Arno, via Trilussa, via Badalin e piazzale don Sturzo, ma in realtà le corse clandestine adesso le fanno in via Ticino».

Sul protocollo per attivare il Controllo di Vicinato c’è un piccolo giallo: «È da marzo che abbiamo pronta la convenzione con i nomi dei referenti, ma non abbiamo ancora ricevuto la convocazione per attivarla con la firma del protocollo – osserva Morabito – Per il quartiere è molto importante farlo, anche alla luce di recenti fatti di cronaca che hanno interessato la zona, non da ultimo il ritrovamento di alcuni bossoli per terra, avvenuta a metà luglio. Sappiamo che ci sono le indagini in corso, ma certo questo dimostra che monitorare San Fedele, anche con l’uso di telecamere, può essere utile al fine della sicurezza».

L’assessore Giacomini, interpellato da noi al telefono, non ha voluto rispondere alle osservazioni di Morabito, né rilasciare dichiarazioni sui temi sollevati.

L’ha fatto, invece, il sindaco Maurizio Rasero. «Abbiamo stanziato i soldi per l’acquisto e l’installazione delle telecamere che riteniamo essere importanti, ma come successo con gli autovelox ci sono tempi burocratici lunghi. Purtroppo questo Paese si sta aggrovigliando sempre più su se stesso, – continua il sindaco – e spesso anche le questioni più semplici diventano molto complesse. Noi cerchiamo di portare a termine tutto quello che abbiamo promesso ai cittadini».

In merito all’attivazione del Controllo di Vicinato, già segnalato da appositi cartelli, Rasero ha annunciato verifiche sullo stato della procedura.

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