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Attualità

Quegli strani animali
che gli astigiani tengono in casa

Gli astigiani scelgono come animali da compagnia specie sempre più rare ed esotiche : ognuno di essi racchiude in sè un piccolo universo fatto di geografia, clima colori e leggende. Ma quando si decide di avere come amico un animale selvatico o comunque non abituato a vivere in casa, è bene documentarsi a fondo prima, chiedendo ad esempio informazioni al veterinario…

Il legame tra uomo e animale è antico. L’amicizia più nota e comune è senz’altro quella tra uomo e cane, il nostro fedele amico per definizione. Al cane spetta il primato perché divenne il fedele compagno dell’uomo tra il 12.000 e il 10.000 a.c. quando l’uomo era nomade e cacciatore. Al cane da compagnia si affianca quello “da utilità”, educato e addestrato perché segua l’uomo in situazioni particolari, come quelli che “lavorano” con la Protezione civile, nei gruppi Antidroga, con le Guardie giurate, nella sezione cinofila dell’esercito o che aiutano i non vedenti e diventano in alcuni casi strumenti di pet-therapy.

Nel rapporto uomo-animale entrano in gioco diversi fattori come l’affetto, la fiducia, la fedeltà, la complicità, la necessità (in alcuni casi), ma una cosa è certa: di loro l’uomo ammira l’istinto, l’amore incondizionato che regalano e il senso d’innocenza che suscitano. Curioso però è un altro aspetto che si nota puntando l’attenzione sul padrone: il bisogno di dare e ricevere affetto, il prendersi cura di un altro essere, diverso da noi ma non per questo meno “amico”. Nella squadra degli animali domestici c’è anche il gatto, schivo e sornione, tenero e coccolone, che seppur più autonomo nel rapporto con l’uomo, sa come impadronirsi degli spazi di casa e come conquistare il cuore del suo padrone al punto da diventare insostituibile.

Altri animaletti da compagnia sono il coniglio nano, il criceto, il furetto (in voga negli ‘anni 80 oggi un po’ decaduto) e i porcellini d’India. Tralasciando la sfera dei volatili di piccole dimensioni e i pesci d’acqua dolce tenuti in acquario (benefico nel dare armonia e pace nell’ambiente in cui è collocato) e sconfinando dalla classica scelta di avere un cane o un gatto, troviamo nell’astigiano molti altri animali che destano fascino. Desideroso di scoprire e imparare a convivere con specie rare e insolite, l’uomo si abbandona alla tentazione di avere un pitone o un boa, dai movimenti lenti e dosati. Poi c’è chi alleva un colombo viaggiatore, un pappagallo o un rapace (in ambiente adatto ovviamente). Sembra sia la passione e un certo background familiare che spinge a voler stringere un legame con un certo tipo di animale al punto da conviverci prendendosene cura.

Anzi, il fatto di poter capire meglio il mondo che si cela dietro alle origini o alla natura di un certo animale diventa la molla che fa scattare la scelta. In effetti, ogni animale racchiude in sé un piccolo universo, misterioso, fatto di provenienze geografiche, differenze climatiche, colori, leggende antiche e luoghi comuni (spesso da sfatare perché dettati dalla non conoscenza). E se il rispetto è la parola chiave, subito dopo subentra anche lo studio approfondito della specie. Quando si decide di avere come amico un animale selvatico o comunque non abituato a vivere in casa, è bene documentarsi a fondo prima, chiedere informazioni al veterinario (alimentazione, cure e spazi) e, non ultimo, ricordarsi che prima di noi, c’è la salute e il benessere dell’animale, sennò che amicizia è? Di base le bestie sono pulite, ma alcuni necessitano specifiche vaccinazioni (rivolgersi al veterinario).

Per quanto riguarda gli uccellini è meglio non tenerli in camera da letto, perché la polverina che rilasciano dalle piume può essere poco salutare. Seppur considerate domestiche per il loro carattere mansueto, la silenziosità e lo spazio ridotto di cui hanno bisogno, possedere tarantole è illegale in Italia (Legge 213, 1° agosto 2003) e alcune specie sono soggette a controlli. Per chi vuole conoscere meglio le tipologie protette e sapere come rispettarle c’è la Convenzione di Washington (CITIES) nata dalla necessità di controllare il commercio di animali a rischio d’estinzione, in vigore in Italia dal 1980, cui hanno aderito 175 paesi.

Roberta Arias

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