Sulle colline del basso Monferrato sono capillarmente diffuse le chiese romaniche che hanno come epicentro la canonica di Santa Maria di Vezzolano, ad Albugnano, meta ogni anno di migliaia di visitatori e aperta tutti i giorni dalle 8 alle 20. Costituiscono un unicum storico-archittonico-paesaggistico: questi antichi edifici sacri, molti dei quali ricostruiti in parte o in toto nel corso dell’Ottocento e restaurati negli ultimi decenni del Novecento, presentano matrice costruttiva di derivazione latina e longobarda in cui emerge l’influenza di maestranze e di culture differenti, conseguenti all’avvicendamento di popoli diversi sul territorio precedentemente all’anno 1000.
Partendo da Vezzolano a piedi, in mountain-bike, o in auto, sono possibili vari itinerari nel verde, fra vigneti, campi e boschi secolari, per ammirare non solo le pievi romaniche, ma anche cappelle campestri e piloni votivi che formavano il reticolo sacralizzato del territorio: rappresentavano l’espressione materiale della religiosità popolare, una forma di privatizzazione della devozionalità, parallela al culto ufficiale. Da Albugnano, dopo aver visitato la chiesa cimiteriale di San Pietro, scendendo verso Castelnuovo Don Bosco si possono raggiungere le chiese di Sant’Eusebio, di S. Maria di Cornareto e di Santa Maria di Rasetto in frazione Mondonio.
Percorrendo un tratto della Superga-Vezzolano-Crea (o in macchina la provinciale), si arriva a Cocconato, dove su un colle sorge la pieve della Madonna della Neve, circondata da vigneti. Proseguendo per Montiglio Monferrato, si raggiunge la chiesa di San Lorenzo (foto), sempre visitabile grazie all’applicazione “Chiese aperte”. Di grande interesse sono i capitelli, tutti diversi tra loro, che sormontano le semicolonne ed i pilastri formando nel loro insieme una gamma di motivi tipici dell’iconografia medievale. Numerosi reperti che testimoniano la storia e le vicende architettoniche della pieve sono esposti all’interno della chiesa; tra essi spicca la figura di un telamone che doveva essere inserito nell’antica facciata. In frazione Scandeluzza sorge la chiesa dei Santi Sebastiano e Fabiano. In zona meritano una visita le chiese di San Michele in località Ottini a Moransengo-Tonengo, Sant’Andrea di Casaglio a Cerreto, San Giorgio in frazione Masio ad Aramengo. Fino a ottobre, 28 chiese romaniche, inserite nel circuito “Rete romanica di collina”, ideato dall’associazione “InCollina – Turismo nel cuore del Piemonte”, sono aperte al pubblico ogni prima domenica del mese.