A Rocca d’Arazzo, alle porte di Asti, cresce lo zoo in ferro
Certe volte basta avere un’idea originale e le giuste competenze per creare qualcosa di unico e, allo stesso tempo, dare una mano al territorio per promuoversi nel settore turistico. A San Carlo di Rocca d’Arazzo, a pochi chilometri da Asti, c’è un piccolo zoo che sta crescendo e sta attirando sempre più curiosi e turisti. Persone che sono in cerca di un luogo curioso dove scattarsi un selfie da condividere sui social.
Questo luogo l’ha creato l’architetto ed ex dirigente del Comune di Asti Luciano Bosia con l’aiuto del figlio Matteo, ingegnere acustico, e sotto la “supervisione” dei nipotini Elisabetta e Leandro felici di collaborare con il nonno alla creazione di qualcosa di unico e molto originale.
In principio ci fu una giraffa
Un’idea che diventò realtà nel 2014 quando, tra le belle colline di Rocca d’Arazzo, a poche centinaia di metri dal parco naturale di Rocchetta Tanaro, spuntò una giraffa “arlecchino” perfettamente mimetizzata nell’ambiente circostante, ma alta 5 metri.
Animale insolito per le colline del vino, ma non l’unico. Da allora la passione e la vena creativa di Luciano Bosia non si è più fermata e a far compagnia alla giraffa sono arrivati, via via, un asino, un camaleonte, un pavone e delle farfalle. Anche loro con una struttura in ferro, ma con la capacità di stupire i passanti, spesso increduli di poter vedere dal vivo quello strano zoo.
Se Rocca d’Arazzo fosse nata tra le pagine di un libro per bambini sarebbe di certo in quel magnifico mondo di OZ dove gli spaventapasseri, i leoni e i boscaioli di latta si animano per accompagnare i visitatori lungo la strada di mattoni gialli. A Rocca d’Arazzo non ci sono mattoni color oro, ma le atmosfere da fiaba sì e Luciano Bosia ne è a pieno titolo il mago indiscusso.