Una questione, quella delle “corna”, privata, privatissima, un accadimento che i più tendono a nascondere, a minimizzare, qualcuno a ignorare mentre altri, le “corna”, le hanno trasformate in opportunità. Come è successo all’astigiano Luca Garbin, operatore sociosanitario all’Ospedale Cardinal Massaia che, grazie appunto ad un paio di corna, lo scorso febbraio è apparso come concorrente su Canale 5 in una puntata di “Ciao Darwin”, ovviamente nella squadra dei “Cornuti”.
«È stata un’esperienza divertente – commenta il giovanissimo Luca che, al momento della registrazione, aveva appena ventidue anni – il tutto è nato da un pezzo che lessi proprio su “La Nuova Provincia” oltre un anno fa». L’articolo fatale parlava dei provini che si sarebbero svolti a Torino per partecipare alla trasmissione condotta da Bonolis e Laurenti ed invitava, tutti coloro che fossero stati interessati, ad iscriversi; cosa che Luca fece. «Dopo qualche mese mi chiamarono per una selezione durante la quale mi posero moltissime domande tra cui una sull’amore a cui risposi di avere spesso ricevuto delle corna».
Detto fatto, l’abbinamento con la squadra dei “Cornuti”, alle spalle dell’ignaro Garbin, si compì in quell’attimo, congedato con un classico “le faremo sapere”. Luca rientrò a casa, continuò la sua vita, cambiò lavoro, fu assunto nell’Ospedale astigiano, forse continuò ad essere tradito, forse no e quasi dimenticò i provini di Torino. Fino a maggio 2023 quando con una telefonata la produzione lo contattò e, facendogli i complimenti, lo convocò a Roma per la registrazione della puntata comunicandogli, solo in quel momento, che avrebbe fatto parte della squadra dei “Cornuti”.
Partito in quel di Roma vi rimase tre giorni. «Un’esperienza unica, – sottolinea Luca – registrammo circa sette ore di puntata senza sapere cosa poi sarebbe andato in onda e cosa tagliato e nemmeno quando sarebbe stata trasmessa; in un primo momento si era detto a settembre, poi fu rimandata a fine anno e finalmente presentata il 2 febbraio». L’astigiano, nella puntata incriminata, ha partecipato al difficile e rischioso gioco del Genodrome, è intervenuto al dibattito, ha indossato la spilletta dell’Asti Pride sul bavero della giacca «per fare pubblicità alla nostra città», ha trovato cordiali, simpatici e disponibili Paolo Bonolis e Luca Laurenti, ha riso e fatto ridere «amici e colleghi fino alle lacrime», ha avuto la sua vendetta quando qualche ex ha tentato di ricontattarlo su Instagram, si è calato in un ambiente che gli è piaciuto molto ed è tornato a casa, al suo lavoro in quel reparto di Medicina B «che amo tantissimo». Ma, soprattutto, ha dimostrato a tutti che le “corna” si possono portare con nonchalance, con eleganza, con ironia.
[nella foto Paolo Bonolis con Luca Garbin]