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Matematica antidoto al gioco d’azzardo
Attualità

Matematica antidoto al gioco d’azzardo

Nizza conserva la sua posizione critica nei confronti del proliferare del gioco d’azzardo, sotto forma in particolare delle slot machine presso i bar e all’interno di “case da gioco” più

Nizza conserva la sua posizione critica nei confronti del proliferare del gioco d’azzardo, sotto forma in particolare delle slot machine presso i bar e all’interno di “case da gioco” più ampie, soprattutto per via delle conseguenze, di debiti e salute, che esse sembrano avere su un numero crescente di famiglie. Tra le iniziative, si annuncia la conferenza spettacolo di venerdì, al Foro Boario nicese, dal titolo “Fate il nostro gioco”, in doppio appuntamento, mattutino per le scuole e serale, alle 21, aperto a tutti. Ne è interprete il duo formato da Paolo Canova e Diego Rizzuto, un matematico e un fisico di Torino, coadiuvati ai testi da Sara Zaccone: obiettivo principale, fornire tramite la matematica un “antidoto logico” ai sogni fin troppo lontani dalla realtà offerti da lotterie e affini.

«Abbiamo pensato a qualcosa che andasse oltre la tradizionale conferenza, che sapesse unire divulgazione matematica, spettacolo coinvolgente, e denuncia sociale – spiega il terzetto. – Ne è nato uno spettacolo di un’ora e mezzo in cui smontiamo alcune delle più diffuse false credenze sul gioco d’azzardo, e diamo al pubblico il senso delle reali probabilità di vincere al Win for Life o al Gratta e Vinci. Tutto ciò, spiegando cos’è il margine di guadagno del banco e come si calcola nei diversi giochi».
La proposta si inserisce all’interno delle attività che il Comune ha scelto di intraprendere in collaborazione con l’Asl di Asti, dandone delega al consigliere alle politiche giovanili Sara Bigliani: «Serve comunicazione adeguata sul tema: come nell’incontro “Fate il nostro gioco”, far conoscere meglio le meccaniche dietro il gioco d’azzardo, ma anche informare i cittadini dei rischi collegati, come con i volantini che abbiamo appeso nei principali negozi. Nel basso Astigiano abbiamo avuto di recente 15 casi di dipendenze gravi, che hanno portato a situazioni debitorie elevate. Vittime principali sono i ceti meno abbienti, ma comunque con una disponibilità di denaro a cui attingere, come una pensione».

Lo conferma l’assessore al welfare Tonino Spedalieri: «Ho casi di cittadini che ritirano la pensione, la spendono interamente alle “macchinette” e poi non sono in grado di pagare l’affitto, e a quel punto vengono a chiedere aiuto in Comune – chiarisce l’assessore al welfare Tonino Spedalieri. – Si tratta di una situazione drammatica, di cui lo Stato è complice, perché autorizza in modo indiscriminato l’apertura di nuove attività di questo tipo, alimentando al contempo un sottobosco illegale legato alla criminalità organizzata». Avevamo già segnalato in precedenza la scelta di una più stretta collaborazione tra l’amministrazione cittadina e l’Asl di Asti, settore “patologia da dipendenze”, di cui si occupano il dott. Maurizio Ruschena, dirigente, e la dott.ssa Daniela Ciriotti. È attualmente in funzione lo sportello di ascolto, presso la stanza 4 della Casa della salute, aperto tutti i lunedì dalle 15 alle 17, prenotazione al 335-1417222. Si rivolge a chi vuole maggiori informazioni sulle dipendenze da gioco.

Fulvio Gatti

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