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Raccolta differenziata, troppi erroriLe impurità superano la soglia
Attualità

Raccolta differenziata, troppi errori
Le impurità superano la soglia

Dalle analisi annuali sulle impurità effettuate da Gaia sp, emerge che gli astigiani sono bravi nella raccolta differenziata di carta, plastica e lattine, ma disobbedienti in quella dell’organico. Il capoluogo, grazie alla raccolta porta a porta, ha dato ottimi risultati nell’abbattimento delle impurità soprattutto nella plastica, arrivando ad una soglia sotto il 20% e addirittura al 5% per la carta. La frazione organica invece è addirittura peggiorata rispetto allo scorso anno…

Astigiani bravi nella raccolta differenziata di carta, plastica e lattine, ma disobbedienti in quella dell’organico. E’ quanto emerge dalle analisi annuali sulle impurità effettuate da Gaia spa, gestore degli impianti di pretrattamento rifiuti, per ogni Comune conferitore. Il capoluogo, grazie alla raccolta porta a porta, ha dato ottimi risultati nell’abbattimento delle impurità (ovvero della presenza di materiali “non giusti” per ogni tipo di raccolta) soprattutto nella plastica, arrivando ad una soglia sotto il 20% e addirittura al 5% per la carta. La frazione organica invece è addirittura peggiorata rispetto allo scorso anno.

Un danno economico notevole per il Comune, perchè basta un materiale estraneo in un cassonetto per considerarlo tutto come rifiuto indifferenziato che viene smaltito con costi maggiori ovviamente ripartiti a carico di tutta la comunità. Da dove arriva la distrazione nella raccolta dell’organico da parte delle famiglie e delle aziende?

«Le motivazioni sono varie – risponde l’assessore all’ambiente del Comune di Asti Alberto Pasta – Il problema maggiore è l’abitudine ancora piuttosto radicata di rinchiudere i rifiuti organici in sacchetti di plastica comune mentre sono accettati solo i sacchetti biodegradabili, che entrano nel processo di compostaggio del materiale. E poi ci sono persone non bene informate che continuano a mettere nella frazione organica, anche in buona fede, rifiuti che lì non devono andare. Penso ai pannolini, al cibo non consumato ma ancora imballato oppure alle stoviglie usa e getta sporche o ancora ai medicinali». Salvo poi avere persone che buttano il sacchetto dell’indifferenziato nel cassonetto marrone al posto di quello grigio «e qui – dice l’assessore – è solo questione di buona volontà».

Quali soluzioni intende adottare l’Assessorato per far rispettare “le regole della raccolta dell’organico”? «Cercheremo di mettere in campo delle azioni informative mirate sull’organico – conclude Pasta – che servono anche per richiamare l’attenzione sulle altre raccolte perché col passare degli anni stiamo registrando una leggera flessione e occorre non abbassare la guardia verso una “buona pratica” il cui valore è ampiamente riconosciuto e consolidato, sia per i vantaggi ambientali che per il risparmio di materie prime, grazie al recupero e riciclaggio. Ma intensificheremo anche i controlli per individuare quegli utenti che non usano correttamente il contenitore per l’organico».

d.p.

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