Straordinario e ordinario insieme
“Straordinario nella sua ordinarietà”: una definizione che calza a pennello per quello che sarà il Palio 2019.
L’evento avrà infatti carattere di straordinarietà per le modalità di effettuazione, visto che saranno due i Drappi che verranno assegnati, ma non richiederà in ogni caso giornate distinte di effettuazione. Lo svolgimento della manifestazione resterà limitato a domenica 1° settembre, data in cui in Piazza Alfieri avranno luogo due competizioni distinte.
Le parole del Sindaco
E’ quanto ha tenuto a puntualizzare il Sindaco Maurizio Rasero, che abbiamo incontrato nel pomeriggio di lunedì.
«In merito ho iniziato da tempo a ragionare con i Rettori dei Borghi e dei Rioni cittadini, – ha esordito Rasero – ho quindi incontrato i Sindaci dei Comuni partecipanti al Palio e infine i massimi esponenti dei Comitati fuori le mura. Dopo diverse riunioni siamo arrivati ad ipotizzare, a fronte di una proposta unitaria dei Comuni, sia un contributo economico per l’iniziativa da parte degli stessi, sia la possibilità di uno svolgimento della manifestazione che poteva anche essere…. “lasciamo tutto così com’è, con pari dignità, in tutto, con Borghi e Rioni cittadini”.»
“Scadenza non rispettata”
Prosegue Rasero: «In Consiglio del Palio ho puntualizzato che avrei continuato a confrontarmi e a discutere con i vari Comitati, ponendo quale data limite quella del 30 ottobre, giorno del mio compleanno, per ricevere una precisa proposta. In caso contrario avrei deciso da solo, facendomi quale regalo il Palio che desideravo. I giorni sono passati senza un ulteriore confronto con i Sindaci, eccezion fatta per alcuni scambi di opinioni a voce. Tra i “primi cittadini” devo precisare che quello che più degli altri si è dato da fare, cercando di fungere da “trait d’union” tra i massimi esponenti dei sette Comuni, è stato Forno, Sindaco di Baldichieri. Lo scorso 30 ottobre, avendo riscontrato la mancanza di interesse nell’arrivare ad un accordo che soddisfacesse le parti, ho deciso di prendere in mano la situazione. Vista la determinazione con cui intendevo sviluppare il discorso, alcune proposte sono allora arrivate, ma fuori tempo massimo e totalmente diverse da quelle che a voce si erano precedentemente concordate. Appurato pertanto che una proposta unanime non c’era stata e che addirittura il Comune di Montechiaro si era defilato senza proporre alcunché, mettendola quasi sul piano della sfida col sottoscritto (almeno da quanto mi è stato riferito) ho preso atto che arrivare ad una soluzione che accontentasse tutti non era possibile.»
Il Palio 2019
Come sarà quindi il Palio 2019?
«Ho diversi possibili agganci, spunti e riferimenti per dare alla prossima edizione del Palio il carattere di straordinarietà. Infatti, oltre all’anniversario degli 800 anni dalla concessione della famosa “Bolla d’Oro”, nel 2019 ricorreranno i 1900 anni dal martirio di San Secondo, patrono cittadino. In proposito, se dagli storici mi arriveranno le conferme che attendo, desidero venga allestito un evento del tutto particolare.»
Tre Drappi stimati
Particolare perché?
«Perché il prossimo anno verranno stimati tre Palii. Avranno dimensioni superiori rispetto al solito e la figura del Santo Patrono dovrà essere particolarmente evidenziata in essi. Uno dei tre Palii andrà come sempre alla Collegiata, mentre i restanti due finiranno nelle bacheche dei Comitati vittoriosi. Il 2019 risulterà pertanto come l’anno dei due Palii e dei due vincitori. Considerato che l’Amministrazione Comunale non ha la forza economica per allestire un Palio Straordinario concomitante con le festività patronali di maggio e che Borghi, Rioni e Comuni hanno manifestato problematiche nel gareggiare due volte a distanza di sette giorni, cioè una settimana prima del Palio canonico, l’unica possibilità che rimaneva era quella di rendere straordinaria la giornata del primo settembre con due corse distinte.»
Quattro opzioni possibili riguardo al “format”
Con quale criterio verranno attribuiti i Drappi?
«Al Collegio dei Rettori ho dato quattro possibili soluzioni. Di queste due prevedono la partecipazione degli attuali 21 Comitati, una amplierebbe a 24 il numero delle accoppiate in gara, mentre la restante ridurrebbe il numero dei partecipanti a 18. Più nel dettaglio: le due soluzioni a 21 partecipanti prevederebbero la prima due batterie da sette e una finale da otto, con in mezzo un ulteriore Palio limitato a sette partecipanti; la seconda, sempre lasciando invariato (21) il numero delle accoppiate, prevederebbe due batterie da sei con finale a otto e tra le batterie e la finale la disputa di un secondo Palio con nove accoppiate al canapo. L’opzione con 24 accoppiate a sfidarsi, manderebbe invece in scena due batterie da otto, una finale sempre da otto, più un ulteriore Palio ancora da otto. Necessiterebbero quindi tre soggetti nuovi al via. Infine, quarta possibilità: ho detto ai Rettori di valutare, utilizzando criteri oggettivi, la situazione e individuare con attenzione quelli che sono, perchè ci sono, i Comitati che arrancano, economicamente e organizzativamente, operando quindi una sorta di preselezione. Verrebbero esclusi tre soggetti, da 21 si scenderebbe a 18 e quindi si correrebbero due Palii ognuno dei quali con nove partecipanti.»
La decisione spetterà ai Rettori
Una decisione quindi delegata ai Rettori…
«Precisamente, e ovviamente prima decideranno più tempo avranno a disposizione per organizzarsi e prepararsi al meglio alla competizione. Ho detto loro: “Ditemi quale Palio Straordinario volete senza arrivare alle calende greche, altrimenti anche in questo caso sarò io a decidere.»
La straordinarietà dell’evento sarà limitata al 2019?
«Si, dall’edizione 2020 si tornerà alla formula consueta delle tre batterie a sette e della finale nove. La straordinarietà riguarderà soltanto l’anno 2019.»
Ultima domanda: è prevista a breve una convocazione del Consiglio del Palio?
«Certamente si, nel giro di sette-dieci giorni convocherò il Consiglio e nella circostanza non escludo si possa entrare nel merito delle quattro formule proposte.»
Massimo Elia