Buona notizia per il mercato degli affitti astigiano. Una ricerca realizzata da “Solo Affitti”, e pubblicata in questi giorni dai giornali nazionali, indica che Asti è la terza città in Italia per numero di contratti
Buona notizia per il mercato degli affitti astigiano. Una ricerca realizzata da “Solo Affitti”, e pubblicata in questi giorni dai giornali nazionali, indica che Asti è la terza città in Italia per numero di contratti di affitto a canone concordato, seconda solo ai territori di Grosseto e Bolzano.
Ad Asti i contratti a canone calmierato sono il 95%, contro una media nazionale che si assesta al 53%. «Questo risultato – commenta il sindaco Fabrizio Brignolo – è anche frutto degli specifici provvedimenti del Comune che, oltre agli sconti fiscali previsti dalla legge nazionale, applica anche uno sconto sull’Imu».
Ad Asti l’aliquota base di 1,06 scende a 0,86 se il canone rientra tra i parametri concordati tra associazioni di proprietari e inquilini e addirittura a 0,56 se il canone è nella fascia più bassa dei parametri stessi.
«Fondamentale – aggiunge il sindaco – è, inoltre, il ruolo dell’Agenzia Casa del Comune di Asti, che tra l’altro agevola i canoni concordati con contributi sulla cauzione dovuta dagli inquilini: in base ai dati della Regione risulta la più attiva del Piemonte».
Asti, precisa l’amministrazione, ha anche «il record positivo di essere la città in Italia che ha introdotto lo sconto Imu anche a chi affitta a canone concordato o usa per la propria attività negozi, botteghe artigiane e capannoni industriali».