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Record di nuovi temi in sfilataUna pro loco su quattro cambia
Attualità

Record di nuovi temi in sfilata
Una pro loco su quattro cambia

In ordine di comparizione: Viarigi, Cantarana (per la prima volta al Festival), Isola, Villafranca, Grazzano Badoglio, Cortazzone, Chiusano, Montegrosso, Castello d’Annone, Moncalvo – E Montegrosso cambia anche il piatto abbandonando il fritto misto per la “cisrà”

Sarà il giro di boa dei quarant'anni della manifestazione, sarà la voglia di sfidare se stessi, sarà l'ambizione a ricercare un bel premio della giuria, fatto sta che quest'anno sono addirittura dieci le pro loco che hanno voltato pagina e hanno messo a punto un nuovo tema da portare alla sfilata del Festival delle Sagre nella seconda domenica di settembre. Tenendo conto che ogni cambiamento di argomento è molto impegnativo, perchè va collocato filologicamente nel periodo storico accettato dagli organizzatori, bisogna delinearne bene i contorni, bisogna trovare le persone giuste ad interpretare tutti i ruoli, trovare costumi, arnesi ed animali ed infine elaborare un'animazione che piaccia al pubblico: tutto questo è da pensare non su un palco di teatro, ma su un carro o a piedi lungo un corteo continuamente in movimento.

Una sfida raccolta, in ordine di sfilata, dalla Pro loco di Viarigi, che rinnova il tema a lungo portato in sfilata: la maledizione della filossera che distruggeva le vigne e costringeva molte famiglie a cercar fortuna in America. Quest'anno alla filossera si trova il rimedio dell'innesto e così le famiglie possono ritornare dall'America e riprendere possesso delle loro vigne. Tema del tutto nuovo anche per Cantarana, che partecipa per la prima volta alle Sagre e porta il “magnin”, ovvero lo stagnino che passava di casa in casa a riparare le pentole e le stoviglie delle massaie contadine; da questo vagare di casa in casa è nata anche la figura carnevalesca ancora oggi rievocata. Attesa per la messa in scena di Isola che propone “ed ginich e la galaverna”, ovvero il freddo e il gelo che attanagliava gli inverni contadini e la campagna a riposo. Argomento storico molto locale quello scelto da Villafranca che quest'anno ripropone l'antico mestiere del “cartunè”, ovvero il cambio cavalli ai piedi della salita verso Dusino per consentire a corriere, commercianti e trasportatori di raggiungere la piana nonostante i loro cavalli fossero stanchi. I carretti venivano staccati e portati su da cavalli freschi.

Per Grazzano Badoglio ancora un tema a sfondo religioso: gli altri anni proponeva la festa in paese per l'arrivo del nuovo parroco ma quest'anno fa un passo avanti, rievocando la prima processione del Venerdì Santo con il nuovo parroco che fa del suo meglio per essere all'altezza del suo predecessore. Sempre originale l'argomento scelto dalla pro loco di Cortazzone, vincitrice di numerosi premi della giuria negli anni scorsi con il maestoso ed introvabile carro funebre d'epoca trainato dai cavalli che rappresentava il pezzo forte di una sfilata quasi tabù, quella del funerale di persone importanti del paese che cambiavano ogni anno. Nell'edizione 2014 si parla sempre di chiesa ma per raccontare della messa di San Rocco al termine della quale, era concesso portare gli animali domestici (compresi i cani) e da lavoro sul sagrato per la benedizione di rito.

Cambio completo anche per Chiusano che ci aveva abituati ad un clima di festa per la nascita di un bambino e alla conseguente tradizione della “pessera” che veniva ripresa durante la festa di leva. Quest'anno, invece, verrà rievocata la fatica e la laboriosità del bucato di un tempo, chiamato l'alsja dove i panni sporchi si mettevano in grandi mastelli con cenere e acqua calda prima di essere strofinati rigorosamente a mano. Per fortuna, il bucato si faceva una volta ogni due mesi…
Fra storia e leggenda l'episodio che sfilerà con Montegrosso. Si narra che nella seconda guerra mondiale un gruppo di soldati tedeschi avesse preso due campane dalle chiese del paese ma che un gruppo di cittadini fosse riuscito a sottrarle e nasconderle fino alla fine del conflitto. Mercato e fiera dell'artigianato è il nuovo tema che la pro loco di Castello d'Annone svilupperà su diversi carri con la ricostruzione dell'atmosfera che si viveva sulla piazza principale del paese durante le feste settembrine degli Anni Trenta.

A chiudere Moncalvo che, sfilando nella sezione autunno, racconterà il mestiere e la tradizione del cercatore di tartufi, rifacendosi alla figura del mitico “Genio” Quirino e dei primi concorsi fra trifulau degli Anni Quaranta. Anche a tavola si registrano dei cambiamenti: allo stand di Montegrosso si mangerà la “cisrà”, minestra di ceci con costine e panfritto con salumi del Monferrato mentre a quello di Rocchetta, accanto alla rustica ai formaggi, saranno distribuite le frittelle di patate. Cantarana, per il suo ingresso al Festival, ha scelto un piatto molto diffuso nelle campagne astigiane ovvero il “sancrau” (cavoli) con cotechino e i tomini elettrici.

Gusti d'oltre regione con le pro loco ospiti: Gemona porta i gnocchi di polenta con formaggi e prosciutto di San Daniele mentre Genova Voltri 2000 distribuirà trenette al pesco con basilico di Prà e canestrelli dell'Acquasanta.

Daniela Peira

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