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Referendum sulla Giustizia: sabato la Lega incontra gli astigiani per illustrare i quesiti

L’appuntamento è sotto i Portici Anfossi dove si potranno incontrare anche i consiglieri comunali di Asti
Sabato 19 febbraio la Lega Asti organizzerà un banchetto in piazza Alfieri (Portici Anfossi) dalle ore 15.30 alle 18.30.
Sarà l’occasione per incontrare i cittadini e spiegare le 5 tematiche relativi ai quesiti referendari da poco dichiarati ammissibili dalla Corte Costituzionale.
«Esprimo soddisfazione per l’ammissibilità di 5 dei 6 referendum proposti dalla Lega sulla riforma della giustizia – dichiara l’onorevole Andrea Giaccone, Commissario Provinciale della Lega Asti – In provincia di Asti, grazie al lavoro dei militanti e della responsabile per il referendum Monica Amasio, abbiamo ottenuto uno straordinario risultato nella raccolta firme e ora, finalmente, i cittadini avranno la possibilità di esprimersi su un argomento particolarmente sentito».
«Oltre alla parte relativa ai referendum,  – aggiunge l’assessore alla sicurezza Bona – il banchetto sarà anche un momento di incontro, con la presenza dei consiglieri comunali, per incontrare cittadini e simpatizzanti in vista della prossima scadenza amministrativa del Comune di Asti».
I quesiti referendari verteranno su:

LEGGE SEVERINO – Il quesito propone l’abolizione del decreto legislativo del 2012 sulla incandidabilità, ineleggibilità e decadenza automatica per i parlamentari, per i rappresentanti di governo, per i consiglieri regionali, per i sindaci e per gli amministratori locali in caso di condanna.

CUSTODIA CAUTELARE – Con il referendum si propone di limitare la carcerazione preventiva per il pericolo di “recidiva” solo ai reati più gravi. Obiettivo dei promotori, quello di arginare eventuali “abusi”.

SEPARAZIONE CARRIERE – Si propone lo stop totale alla possibilità’ per i magistrati di passare, nel corso della carriera, dalla funzione requirente a quella giudicante e viceversa.

ELEZIONI CSM – Il quesito concerne l’abrogazione dell’obbligo, per un magistrato che intende candidarsi alle elezioni per i togati al CSM, di trovare da 25 a 50 firme per presentare la candidatura.

AVVOCATI IN CONSIGLI GIUDIZIARI – La proposta riguarda la possibilità’ dei ‘laici’ – avvocati o professori – di partecipare al voto nei Consigli giudiziari in caso di deliberazioni sulla valutazione professionale dei magistrati.

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