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Renzi o Bersani? Domenica si decide
Attualità

Renzi o Bersani? Domenica si decide

Domenica secondo turno per le Primarie del centrosinistra, con la sfida tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi. Per chi desidera ancora registrarsi, gli uffici del Partito Democratico resteranno aperti fino alle 20 di venerdì. Ma occorre dichiarare di essere stati impossibilitati a farlo entro domenica scorsa. Qualche malumore nei giorni del dopo voto, a seguito di presunte irregolarità durante il primo turno

Seggi nuovamente aperti, domenica 2 dicembre, per il secondo turno delle primarie del centrosinistra nelle quali si confrontano Matteo Renzi e Pier Luigi Bersani. La tanto attesa sfida tra il rottamatore della vecchia classe dirigente e l’attuale segretario del Partito Democratico porterà nuovamente gli elettori astigiani al voto e il Comitato provinciale delle primarie spera di mantenere indicativamente lo stesso numero di elettori registrati nel primo turno (7.205). Da ieri, e fino alle 20 di oggi pomeriggio, venerdì, gli uffici elettorali delle primarie del Partito Democratico (piazza Statuto 1) e di Sel (corso Matteotti 56) sono aperti per chi dovesse ancora registrarsi.

Possono richiedere l’iscrizione all’Albo degli elettori del centrosinistra coloro che dichiarano di essersi trovati, per cause indipendenti alla propria volontà, nell’impossibilità di registrarsi entro il 25 novembre. E’ possibile comunicare i propri dati, la motivazione dell’impedimento e la documentazione che si è in grado di presentare a supporto della propria dichiarazione all’indirizzo email asti@primarieitaliabenecomune.it o al numero di fax 0141-325538. Accettare o meno la richiesta è a discrezione del Comitato. I seggi, gli stessi di domenica, saranno nuovamente aperti dalle 8 alle 20: per esprimere il voto gli elettori dovranno portare la tessera elettorale delle primarie, quella del Comune di appartenenza e un documento di identità valido.

I giorni del dopo voto sono stati caratterizzati da un giallo che ha tenuto banco anche in rete. Su alcuni quotidiani nazionali e subito dopo sui Social Network è rimbalzata la notizia di possibili “irregolarità” nelle operazioni di voto dell’Astigiano. «Accuse del tutto infondate – ha commentato il segretario provinciale Francesca Ferraris – lanciate solo per far polemica dal momento che non c’è stato un solo caso dubbio. Per tutta la giornata del 25 novembre il Coordinamento provinciale ha svolto il suo compito di supervisione dell’attività dei seggi e non ha rilevato alcuna incongruità. Lo scrutinio si è svolto senza intoppi – ha ricordato Ferraris – e senza registrare nemmeno una scheda contestata.

I verbali sono tutti in ordine e i risultati certificati. Anche dal Coordinamento Nazionale ho ricevuto assicurazione che tutta la nostra documentazione era perfettamente regolare. Per scrupolo, dopo aver letto la notizia, ho contattato personalmente Nico Stumpo, responsabile organizzativo nazionale, il quale mi ha dato l’ennesima conferma. Asti ha le carte in regola, le operazioni si sono svolte in modo trasparente e i risultati sono indiscutibili, come d’altra parte potranno ribadire i comitati locali che rappresentano i candidati alle primarie. Ne deduco – ha concluso – che si tratta di polemiche strumentali e stucchevoli, di cui ignoro l’origine, ma intuisco il fine. Non permetterò a nessuno di gettare anche soltanto un’ombra sulla nostra splendida militanza, sul lavoro svolto da centinaia di volontari che con responsabilità e lealtà hanno reso possibile il fenomeno straordinario delle primarie».

Rientrata anche la polemica nata in uno dei seggi astigiani dove, a seguire le operazioni di voto, c’era tra gli altri Luca B., militante minorenne del Partito Democratico e sostenitore di Pier Luigi Bersani, contro il quale c’è stata una dura presa di posizione da parte di un gruppo di “renziani”. La contestazione è stata che, essendo lui stesso ancora minorenne e non potendo votare, non avrebbe dovuto lavorare all’interno del seggio. «La questione è stata subito chiarita – ha spiegato Carlo Gentile, coordinatore cittadino del PD – Ho parlato io stesso con i diretti interessati e spiegato loro che lo Statuto parla chiaro: Luca è tesserato e militante del Partito Democratico ed è invitato permanente dei giovani nell’esecutivo cittadino. Certo, secondo le regole di queste primarie non può esprimere il suo voto, ma nulla impedisce che possa essere impiegato nel seggio».

E sempre a proposito di polemiche non sono ancora passate quelle nate dopo il voto di alcuni esponenti del centrodestra, tra i quali l’ex consigliere provinciale del Pdl Francesca Ragusa (oggi vicina a Progett’Azione). Questi, registrandosi all’Albo degli elettori di centrosinistra, hanno votato al primo turno e potranno farlo anche nel ballottaggio di domenica. «E’ una questione molto kafkiana – ha commentato Gentile – se non hanno problemi con il proprio elettorato noi non possiamo certo impedire loro di votare».

Riccardo Santagati
Twitter: @riccardosantaga

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