"Dell'ideologia politica oggi non rimane nulla: idee nessuna, confusione tanta ed è difficile capire quale possa essere un soggetto politico sensato". Parte così il colloquio con
"Dell'ideologia politica oggi non rimane nulla: idee nessuna, confusione tanta ed è difficile capire quale possa essere un soggetto politico sensato". Parte così il colloquio con Biagio Riccio, presidente di Confartigianato, uno dei nemici giurati della presente amministrazione comunale. Il grigiore della realtà nazionale, secondo lui, ad Asti presenta tinte ancora meno edificanti: "Si è persa la capacità gestionale di una volta: non che i partiti brillassero per onestà, ma le persone per lo meno erano competenti. Oggi non si conoscono le leggi e si è dimenticato il concetto della parola ?lavoro'. Amministrare la città è un lavoro e per me solo cambiando completamente la classe dirigente si può uscire da questa situazione. I casi limite sociali sono in netto aumento, ma da parte dell'amministrazione non c'è uno sforzo di coordinamento, né la volontà di metterci una pezza".
Riccio, anche membro del cda della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti (di cui "non sono la pecora nera, ma il buco nero delle pecore"), dunque è per il netto cambiamento e, qualora riscontrasse le giuste condizioni, pronto a mettersi a disposizione della comunità: "Se i partiti fossero decenti, capirebbero che è ora di dare una pulita, perché i favori non si contano più. Se ho intenzione di candidarmi? E' un punto di domanda: se vogliamo promuovere un cambiamento e la cittadinanza pensa che sia ora, ben volentieri posso farlo, nel più puro spirito di servizio. Se la cittadinanza pensa che la situazione attuale sia ciò che va bene per la città di Asti, fa bene a votare quelli che ci sono".