E’ quella che tecnicamente, fra i ricercatori, viene chiamata una “cacciatrice di geni” ma, a dispetto di una definizione da film, divide le sue giornate fra la ricerca e il lavoro in corsia come farebbe una normale pediatra.
E’ Ottavia Delmonte, 42 anni, nata ad Asti dove ha frequentato le superiori e dove continua a vivere la sua famiglia.
Il suo nome firma una delle 10 scoperte più importanti in tutti i settori della scienza nella speciale e prestigiosa classifica mondiale pubblicata da Nature per il 2020. E, nemmeno a dirlo, riguarda la ricerca sul Covid.
Dottoressa Delmonte, in cosa consiste la scoperta che lei e il suo team internazionale avete pubblicato?
Siamo partiti dall’analisi di un dato epidemiologico: perché alcuni pazienti colpiti da Covid sviluppavano la malattia in forme gravi e gravissime fino, purtroppo, ad esiti mortali mentre in altri questo non accadeva? E da lì abbiamo cominciato ad analizzare campioni di sangue provenienti da tutto il mondo.
Nel corso della ricerca abbiamo verificato che il 15% dei pazienti Covid gravi presentavano autoanticorpi nel sangue che neutralizzavano gli interferoni… Intervista completa su La Nuova Provincia in edicola
3 risposte
Come mai lavora negli USA e non all’ospedale di Asti?
Perché la pagano per quanto uno ha studiato, qua uno che ha studiato e capisce qualcosa fa la fame
Ritengo che in Italia si investa molto di più nelle polemiche che nella ricerca.