Nei giorni scorsi si è tenuto il 35° anniversario della strage di Bologna. Il dolore immenso, evocato dal Presidente Mattarella nel messaggio inviato per l'evento, è la cifra del dolore di
Nei giorni scorsi si è tenuto il 35° anniversario della strage di Bologna. Il dolore immenso, evocato dal Presidente Mattarella nel messaggio inviato per l'evento, è la cifra del dolore di tutti "che il trascorrere degli anni non può cancellare". Alla manifestazione, inoltre, ha partecipato in rappresentanza di Asti anche l'Assessore Piero Vercelli in ossequio alla figura del giovane astigiano Mauro Alganon, quasi ventiduenne, purtroppo presente tra le 85 persone che hanno perso la vita nella sala d'aspetto della stazione. "Si sono travati nel posto sbagliato, al momento sbagliato", si è pronunciato così, nel suo intervento, il Presidente dell'Associazione Paolo Bolognesi; rivolgendosi ai familiari delle vittime di cui faceva parte, ha aggiunto, inoltre, che "questa frase è stata detta e pensata da molti e ci è stata ripetuta spesso, riguardo ai nostri cari. Non erano affatto nel posto sbagliato al momento sbagliato".
E non era, naturalmente, al posto sbagliato il nostro giovane concittadino Mauro Alganon, in Procinto di raggiungere Padova e poi Venezia, per un logico e normale periodo di meritata ferie. Sul filo e sui nodi che, da allora, inchiodano la storia recente del nostro Paese, si trovano invece i nomi, i fatti accaduti, i depistaggi che sono poi seguiti e le complicità che, quelle sì, si sono rivelate essere inopportune, "al posto sbagliato". Proprio per queste ragioni, la manifestazione, ha portato con sé uno scopo più alto: ricordare ed "esserci", con la fatica dei giorni e degli anni che passano, riportando "al posto giusto" dove stare, alla responsabilità di ognuno, alla pulizia della politica e delle istituzioni, specialmente in questi tempi difficili e sempre meno chiari.