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Accornero Stefano
Attualità
Intervista

«Ricordo le parole di Papa Francesco e mi ispiro a don Lorenzo Milani»

Stefano Accornero verrà ordinato sacerdote oggi in Cattedrale – Sarà vice parroco a San Pietro

Compirà 26 anni il 26 maggio, una settimana dopo l’ordinazione sacerdotale da parte del vescovo Marco Prastaro, prevista stamattina (sabato) alle 10 in Cattedrale.
Parliamo del diacono Stefano Accornero, che da quel giorno sarà chiamato a ricoprire il ruolo di vice parroco a San Pietro, dove è già impegnato da diversi mesi, anche se celebrerà la prima messa il 19 maggio alle 18 nella chiesa di Refrancore, suo paese d’origine.
Stefano, quando ha terminato gli studi in seminario?
Lo scorso ottobre, quando mi sono laureato in Teologia. Attualmente frequento a Milano la licenza, ovvero la specializzazione in Teologia fondamentale, e nel frattempo sono impegnato nella parrocchia di San Pietro, dove mi occupo principalmente di giovani.
Quale seminario ha frequentato?
Il seminario di Torino. Sono stato il primo – e finora unico – astigiano a frequentarlo, perché fino all’anno prima del mio ingresso era ancora aperto il seminario di Valmadonna – attivo per le diocesi di Alessandria, Asti, Casale Monferrato, Acqui e Tortona – dove ha studiato l’ultimo astigiano diventato sacerdote, Francesco Secco.
Negli anni del seminario in quali parrocchie ha offerto il suo aiuto?
Sono stato a Grugliasco, a Refrancore e a Costigliole.

L’impegno con i giovani e il ricordo del Papa ad Asti

Prima ha fatto riferimento al suo impegno tra i giovani della parrocchia di San Pietro. Quale secondo lei la strada migliore per cercare di avvicinare i ragazzi alla parrocchia e alla Chiesa nella società attuale?
Semplicemente stando tra loro. Don Bosco diceva che era questione di cuore, io aggiungo che è anche questione di tempo dedicato al loro ascolto, in modo che si instauri un clima di fiducia e nascano relazioni che poi diventano vita parrocchiale.
Lei ha ricevuto l’accolitato, primo passo verso il sacerdozio, in occasione della messa di Papa Francesco nella Cattedrale di Asti il 20 novembre 2022. Che ricordo ha di quel giorno?
Nella memoria serbo diversi momenti di quella giornata. Il più significativo ritengo sia legato alle parole del Pontefice durante l’omelia con cui ha incoraggiato me e la Chiesa. Parole tremendamente semplici che vanno nella direzione di semplificare la pastorale: se noi stessi siamo legati a Cristo, il resto arriva.
Prima ha citato Don Bosco. C’è una figura di religioso o di santo che la guida o la ispira particolarmente?
Finora una figura che mi ha guidato molto è quella di don Lorenzo Milani (1923/1967), sacerdote ed educatore. A lui mi sono ispirato, ad esempio, per avviare la sala studio nella parrocchia di San Pietro, un luogo in cui ragazzi in difficoltà con la scuola trovano l’aiuto di volontari specializzati in varie materie scolastiche. Duplice lo scopo: aiutarli concretamente nello studio e creare un’occasione per fare gruppo.

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