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Il caso

Rider che sfrecciano nel centro di Asti, chiesti più controlli

Spesso, per portare i pasti ordinati a domicilio, usano biciclette dotate di acceleratore (illegale in Italia) e “sbloccate” affinché superino i limiti dei 25 Km/h

Rider che viaggiano tutto il giorno, ma che diventano un problema soprattutto all’ora dei pasti, tra le vie e le piazze del centro, quando sfrecciano tra le persone per andare a ritirare gli ordini e fare le consegne nel minor tempo possibile. La presenza di rider si è ormai consolidata anche ad Asti. Spesso si tratta di cittadini extracomunitari che hanno trovato questo lavoro per tentare di mettere da parte un po’ di soldi. Il problema legato ai rider è dovuto ai mezzi che utilizzano.

In particolare le loro bici elettriche, che dovrebbero funzionare solo a pedalata assistita, come da Codice della Strada, sono spesso dotate di acceleratore (illegale in Italia) e talvolta “sbloccate” per superare i limiti dei 25 Km/h. I rider sfrecciano anche nell’isola pedonale, nella Ztl, zigzagando tra i pedoni e rischiando di travolgerli. Li si vede andare sui marciapiedi, ma anche contromano nonostante siano dotati di navigatori satellitari sui rispettivi telefoni.

Tra piazza San Secondo e piazza Statuto è sufficiente fermarsi la sera, all’ora di cena, per vedere questo “via vai” tra camerieri che servono ai tavoli, turisti e famiglie con bambini. Per questo, pur nel rispetto del loro lavoro, c’è chi chiede maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine.

[foto di repertorio di un rider nel centro di Asti]

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