E' decisamente un approccio entusiasta quello dell'amministrazione Brignolo e dei vertici dell'Asp che, nei giorni scorsi, hanno avuto modo di spiegare ai cittadini quelli che considerano
E' decisamente un approccio entusiasta quello dell'amministrazione Brignolo e dei vertici dell'Asp che, nei giorni scorsi, hanno avuto modo di spiegare ai cittadini quelli che considerano essere i vantaggi di avere in città il teleriscaldamento. «Ridurrà molto l'inquinamento anche nella zona del nuovo ospedale, dove sarà installata la centrale» hanno puntualizzato gli amministratori spiegando al cinema Lumiere i risultati dello studio di impatto ambientale.
«Se è ovvio che il teleriscaldamento ridurrà le emissioni in tutta la città – ha puntualizzato il sindaco – qualcuno aveva sollevato il timore che potesse invece aumentarle nella zona in cui è prevista l'installazione della centrale unica. Accadrà invece il contrario, poiché il nuovo impianto sarà più moderno e quindi, se anche produrrà più energia perché servirà anche i condomini della città, produrrà meno immissioni dell'attuale centrale termica dell'ospedale». Lo studio di impatto ambientale è stato illustrato dal professor Palo Montrucchio del Politecnico di Torino e sarà sottoposto agli organi competenti per la valutazione di impatto ambientale. «Questi risultati straordinari dal punto di vista ambientale – ha spiegato il prof. Montrucchio – sono resi possibili dal fatto che l'impianto sarà dotato dei più moderni sistemi tecnologici esistenti al mondo, tra cui dei "catalizzatori" che nessuna caldaia di teleriscaldamento ancora adotta in Italia».
A spiegare le scelte operate in fase di progettazione e i particolari tecnologici della centrale è stato Francesco Profumo, presidente di Iren e già rettore del Politecnico di Torino. «Nessuno sarà obbligato ad allacciarsi – ha aggiunto il sindaco Brignolo rispondendo alle domande su costi e benefici – quindi il teleriscaldamento dovrà proporre costi competitivi per convincere gli utenti ad abbandonare le attuali caldaie tradizionali e, per evitare che in seguito le bollette aumentino, il Comune ha imposto che siano praticate sempre tariffe uguali ai nuovi e ai vecchi clienti, in modo che questi ultimi siano tutelati». Massimo Cimino e Flavio Doglione hanno illustrato altri dettagli dell'opera, per la quale si prevede un investimento di 45 milioni di euro.
«Una boccata d'ossigeno per l'economia astigiana, se si considera che in edilizia, l'incidenza della manodopera è tra il 35 e il 55% – ha aggiunto Brignolo – quindi saranno tra 17 e i 20 milioni di euro di stipendi». Durante la serata al Lumiere sono poi arrivate le rassicurazioni sull'ubicazione della centrale che non verrà collocata nell'attuale recinto degli asini (gli animali resteranno al loro posto) ma a fianco della rotonda di accesso dei fornitori dell'ospedale Massaia. Brignolo e i vertici dell'Asp hanno inoltre ricordato che, contestualmente alla proposta di allacciamento alla rete di teleriscaldamento, «verrà offerto ai condomini uno studio per la coibentazione dei fabbricati per ridurre la necessità di consumo energetico. Si tratta di investimenti che possono anche esse finanziati dagli istituti di credito e quindi dare ai cittadini benefici economici immediati, a fronte di un'opera di riqualificazione del fabbricato pagata ratealmente con il risparmio ottenuto in bolletta».
r.s.