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Rifiuti ad Asti, al circolo Waya un dibattito sul “caro Tari” e gli effetti negativi della raccolta verticale

Mercoledì alle 21 il Comitato “Tari giusta” organizza un nuovo confronto sul tema dopo l’acceso dibattito in Consiglio comunale

Dopo l’acceso Consiglio comunale aperto della scorsa settimana riparte il confronto sul “caro Tari” tra i cittadini di Asti. Ancora una volta è il Comitato astigiano “Tari giusta” a promuovere un dibattito, aperto a tutti, che si svolgerà mercoledì 17 luglio, alle ore 21, al circolo Dovano “Waya” di corso Pietro Chiesa. A discutere sugli aumenti della Tari e sugli effetti della nuova raccolta verticale dei rifiuti, già avviata in diversi quartieri della città, saranno la dottoressa Rosa Maura, l’avvocato Alberto Pasta e il segretario provinciale della Cgil Luca Quagliotti.

Secondo il Comitato “Tari Giusta” «il Comune fa cassa aumentando la spazzatura. Intanto Asp e Gaia fanno utili milionari che al 45% finiscono nelle tasche dei privati. L’aumento della Tari (in certi casi anche fino al 7%) colpisce duramente pensionati e lavoratori dipendenti, già impoveriti dall’inflazione». Dal sodalizio sottolineano che «gli aumenti pesano particolarmente sui settori turistico e commerciale: bar, ristoranti ed esercizi devono pagare il doppio rispetto al resto del Piemonte».

Contestata anche la scelta di passare dal porta a porta al sistema di raccolta con i cassonetti in strada, che si aprono tramite card: «La raccolta dei cassonetti è un disastro. Torino, che per prima aveva reintrodotto la raccolta verticale, ora sta velocemente tornando al porta a porta. Dicevano che la raccolta verticale avrebbe fatto risparmiare i cittadini, invece questo è il risultato: in città c’è più immondizia in giro, la raccolta verticale è scomoda e inefficiente e le zone dov’è stata introdotta sono più sporche».

[nella foto un momento della protesta contro la Tari prima del Consiglio comunale aperto – Foto Ago]

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