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Rifiuti ad Asti: dal 2022 addio porta a porta, arrivano le ecoisole

Si avvierà la raccolta verticale per plastica, carta e indifferenziata: si conferiranno i sacchetti nelle ecostazioni a non più di 150 metri da ogni casa

Raccolta differenziata, si cambia. Non subito in tutta la città, ma entro 12-18 mesi l’Asp metterà a regime la nuova raccolta “verticale” che cambierà il modo di conferire i sacchetti dell’immondizia. L’unico rifiuto a restare con il “porta a porta” sarà l’umido; plastica e lattine, carta e indifferenziata non saranno più gettati nei bidoni condominiali, dove presenti, ma nelle nuove “ecoisole” che si andranno ad attrezzare in tutti i quartieri. Nulla cambia per il vetro, che resterà come oggi.

A cambiare sarà l’utilizzo dei nuovi cassonetti, che avranno nuovi colori per identificarli, si apriranno solo con un badge o con un’apposita applicazione dello smartphone e i cittadini potranno gettare i rifiuti, nelle “ecoisole” ogni volta che ne avranno l’esigenza. Basta sacchi dell’immondizia ammassati sulle strade, specie nel centro storico dove offrono un’immagine di una città ben poco turistica, ma anche basta orari di raccolta diversificati, continui passaggi dei mezzi dell’Asp. In definitiva minori costi a carico della multiutility che si tradurranno in fatture meno pesanti per il Comune (si stima un 8% in meno rispetto ai 10 milioni di euro oggi chiesti all’Ente comunale) e quindi bollette della TARI più leggere.

Il nuovo servizio di raccolta verticale, che in parte è già in via di sperimentazione nella zona di corso Torino e nel quartiere Torretta, è stato illustrato lunedì mattina da presidente dell’Asp Fabrizio Imerito, dall’amministratore delegato Giuseppe Cagliero, dal sindaco Maurizio Rasero e dai tecnici che si sono occupati di progettare un innovativo sistema di ecostazioni, a zone, «che prevede punti di raccolta dei rifiuti a non più di 150 metri da ogni abitazione di Asti».

Il servizio non sarà invece attivato nelle frazioni, mentre nel centro storico porterà ben due postazioni sotterranee, in piazza Alfieri e piazza Statuto, dove i rifiuti saranno conferiti sottoterra, sempre tramite badge o applicazione e solo al passaggio del camion si solleverà la piattaforma di raccolta per lo stoccaggio nel veicolo.

Per l’Asp questo sistema di svuotamento automatico dei cassonetti, senza bisogno dell’operatore su strada, permetterà di abbattere gli infortuni tra gli addetti ai lavori dal momento che proprio gli operatori ecologici, hanno spiegato dall’Asp, sono più soggetti a questi rischi.

«Ma nessuno verrà licenziato – precisa il presidente Imerito – anzi contiamo di impiegare gli addetti in altri servizi dell’ambiente, magari come operatori di quartiere».

«Quando si è insediato il nuovo CDA dell’Asp avevo dato due indicazioni molto chiare: – aggiunge il sindaco Rasero – doveva trovare il modo di abbassare la TARI e di tenere più pulita la città. Con questa rivoluzione della raccolta si va proprio in questa direzione».

Il progetto sarà attivato in fasi e la prima, che sarà a regime entro la primavera, riguarda la zona sud con l’attivazione di 92 “ecoisole” per gli 11.000 residenti tra il quartiere di corso Alba, corso Venezia, corso Savona, via Torchio e San Fedele (4.900 utenze domestiche e 390 non domestiche). Poco dopo toccherà al concentrico con l’allestimento di 460 “ecoisole” per 52.900 residenti (24.900 utenze domestiche e 3.300 non domestiche). Invece, nelle zone del centro storico, saranno allestite 31 “ecoisole”, di cui 2 sotterranee, per 8.550 residenti (4.250 utenze domestiche e 1.870 non domestiche).

Per l’Asp tutto questo si tradurrà in un investimento pari a 6 milioni di euro (cui si aggiungono 5 milioni di interventi al depuratore). I risultati in termini ambientali sono stati stimati in 15 mezzi in meno sulle strade, ogni giorno; 100.000 litri di carburante risparmiato ogni anno e tra le 120 e le 150 tonnellate annue in meno di CO2 rilasciate nell’ambiente.

La riforma del sistema di raccolta sarà accompagnata da una massiccia campagna di comunicazione tra i cittadini.

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