L'amministrazione di Asti smentisce l'ipotesi secondo la quale si starebbe preparando un protocollo per conferire i rifiuti allinceneritore di Parona Lomellina. Un impianto su cui si sono espressi negativamente gli stessi sindaci della Lomellina: «Il termovalorizzatore di Parona funziona male, invece di migliorarlo il gestore cerca altri acquirenti a prezzi addirittura sotto mercato per limitare le perdite»…
Un mezzo giallo quello che sta dietro la notizia uscita nei giorni scorsi sulla circostanza che vedrebbe la provincia di Asti, insieme alla futura consorella Alessandria, lavorare ad un protocollo per il conferimento dei loro rifiuti in Lombardia, precisamente allinceneritore di Parona Lomellina. Ma la Provincia di Asti non ha firmato un bel nulla, nè sta valutando questa ipotesi ed omogenea è la posizione del Cbra, il consorzio di bacino dei rifiuti astigiani presieduto da Alberto Pasta. «Non solo non vi è alcuna bozza astigiana su questa ipotesi, ma siamo fermamente contrari a tale scelta e a tale soluzione. Quando la legge ci obbligherà a conferire una quota residuale derivata dal trattamento dei rifiuti ad un inceneritore, quello di Parona Lomellina non è sicuramente in cima alla lista dei preferiti».
Una forzatura, dunque, laccoppiamento della provincia di Asti a quella di Alessandria in questa decisione? Probabile, soprattutto considerando che, mentre Asti ha una sola Ato (autorità dambito) nel settore dei rifiuti, Alessandria ne conta almeno tre e non sempre sono tutte in sintonia sulle scelte strategiche da operare. Attualmente è già operativa una convenzione tra la società Lomellina Energia, gestore dellimpianto, e la Aral di Alessandria per la termovalorizzazione dei rifiuti alessandrini a Parona ma gli astigiani non hanno alcun contatto con linceneritore lombardo. Vero che, presto, Asti e Alessandria dovranno condividere le strategie dei loro rifiuti ma il conferimento allinceneritore di Parona Lomellina è ora estraneo a tutti i ragionamenti che si stanno facendo in vista dellaccorpamento.
«Stiamo studiando alla convenzione fra le due province in vista della nascita della nuova Ato imposta dalla Regione -commenta il presidente Pasta- ma non si è mai parlato di portare i rifiuti a bruciare a Parona. Ipotesi alla quale siamo totalmente contrari». A far da spalla agli astigiani ci sarebbero anche diversi sindaci della Lomellina che attualmente conferiscono allinceneritore di Parona: «E emerso che le tariffe che verrebbero praticate ai comuni piemontesi sarebbero di molto inferiori a quelle che i nostri comuni invece pagano ora -dice uno di loro- il termovalorizzatore di Parona funziona male a causa di una tecnologia vecchia e il gestore, invece di migliorarlo, cerca altri acquirenti a prezzi addirittura sotto mercato per limitare le perdite».