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Attualità

Riforma Del Rio: Asti
in un progetto pilota

Tocca anche la Provincia di Asti il progetto pilota che riguarda, oltre alle sette province del Piemonte, altri venticinque territori (tra province e città metropolitane) individuati per il progetto

Tocca anche la Provincia di Asti il progetto pilota che riguarda, oltre alle sette province del Piemonte, altri venticinque territori (tra province e città metropolitane) individuati per il progetto pilota di assistenza tecnica nella fase di avviamento della legge Del Rio.

A confermarlo è stato il presidente Brignolo nella veste di presidente dell’Unione delle Province Piemontesi: «L’inserimento nel progetto pilota è una grande opportunità perché consentirà di attraversare questa fase di grave incertezza interpretativa e di incertezza sulla quantità di risorse di cui i nuovi enti possono disporre, godendo del supporto e dell’accompagnamento delle strutture amministrative della presidenza del consiglio. L’avvio del progetto – aggiunge – conferma che anche a livello di governo centrale vi è la consapevolezza che questa fase di sfoltimento degli enti e della burocrazia deve essere accompagnata con un supporto adeguato, per evitare che nella fase di transizione siano messi a rischio i servizi essenziali per i cittadini».

Il primo incontro tra le venticinque province e il Governo (che sarà rappresentato dai sottosegretari Bressa e Rughetti e dal Segretario Generale della Presidenza del Consiglio Mauro Bonaretti) si è tenuto ieri, giovedì, a Palazzo Chigi. Una buona notizia che segue la “schiarita” registrata durante la riunione dell’Osservatorio regionale svoltasi a Palazzo Lascaris, allorché il vice presidente del Piemonte Reschigna ha annunciato l’impegno a riprendere in carico tutte le funzioni attualmente delegate dalla Regione alle province, salvo poi riassegnarle con la relativa copertura finanziaria.

«Proprio il fatto che negli ultimi anni le province piemontesi non ricevevano più l’adeguato contributo economico per le funzioni delegate dalla Regione è stata una delle principali cause della crisi finanziaria degli enti – precisa Brignolo – Tali notizie sono confortanti anche per il personale dell’ente che vede allontanarsi il rischio di esuberi non coperti da ricollocazione».

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