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Rimborsi alluvione ‘94: scoppia il caso in tv
Attualità

Rimborsi alluvione ‘94: scoppia il caso in tv

Era un timore che serpeggiava fra gli imprenditori alluvionati del ‘94 che avevano perso la causa in Cassazione nei confronti dell’Inps: quello della richiesta dell’Istituto dei rimborsi che erano stati prima accordati e poi di nuovo “cancellati” per effetto delle decisioni dei giudici della Suprema Corte

Era un timore che serpeggiava fra gli imprenditori alluvionati del ‘94 che avevano perso la causa in Cassazione nei confronti dell’Inps: quello della richiesta dell’Istituto dei rimborsi che erano stati prima accordati e poi di nuovo “cancellati” per effetto delle decisioni dei giudici della Suprema Corte. Un timore che era stato espresso più volte, nel corso degli ultimi mesi, anche dalle colonne del nostro giornale sia dagli avvocati che difendevano le aziende, sia dal consulente storico Luca Matteja degli alluvionati che stava seguendo la vicenda.

Timore concretizzato nei giorni scorsi con l’evidenza di dover restituire quei rimborsi costati enormi sacrifici quando furono versati negli anni immediatamente seguenti l’alluvione e poi ricostati sacrifici economici per la battaglia legale intrapresa per ottenerli.

 


 

Ma niente da fare. Una legge nata male fin da subito che, pur decretando uno sconto del 90% dei contributi per le aziende alluvionate e per gli anni 1995/96/97, è stata sfruttata da pochi, pochissimi. O meglio, da pochissimi piemontesi, perchè la stessa legge, applicata alle aziende siciliane vittime del terremoto, ha invece funzionato molto bene, elargendo sconti sui contributi mai richiesti indietro.

Questo perchè la politica siciliana si è mossa bene e per tempo, mettendo al sicuro da ogni successivo reclamo dei rimborsi le sue imprese, con un emendamento fatto approvare allorquando si affacciarono le prime resistenze da parte di Inps e Inail.

Questione complicata per i piemontesi che vede ballare sul piatto svariate decine di milioni di euro.

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Daniela Peira

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