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Attualità

Ritardi nei fondi regionali, in forse
il fotovoltaico all’ex discarica

Dopo due anni d’attesa potrebbe non essere più conveniente. A Valle Manina era previsto 1 milione di kw l’anno dal campo fotovoltaico, elettricità che sarebbe stata immessa nella rete che alimenta la città. Gaia spa aveva vinto il bando sulla produzione di energia, si attendeva il rifinanziamento che però potrebbe essere arrivato troppo tardi…

Un ritardo di finanziamenti di due anni potrebbe mandare all’aria il progetto di trasformare la ex discarica di Vallemanina in grande campo fotovoltaico per la produzione di energia elettrica. Anche se, più che di ritardo, sarebbe più giusto parlare di attesa. Attesa di denaro, o meglio del rifinanziamento del fondo a rotazione della Regione Piemonte che aveva approvato qualche anno fa il grande progetto di riconversione dell’area. Gaia spa aveva infatti vinto il bando sulla produzione di energia solare su discariche esaurite e in fase di gestione post operativa. Nonostante la richiesta di finanziamento fosse precedente, al progetto si è ripreso a lavorare nel 2010; nel settembre del 2011 la Provincia di Asti ha firmato l’autorizzazione e Gaia si è “messa in coda” aspettando che quel bando, che aveva vinto, fosse rifinanziato.

Proprio nei giorni scorsi è arrivato l’ok della Regione che ha comunicato alla direzione di Gaia e al suo ufficio tecnico che i soldi ora ci sono grazie alla restituzione dei capitali dei primi progetti. Ma in questi ultimi due anni le condizioni economiche e quelle di mercato sono cambiate molto, soprattutto per quanto riguarda gli incentivi statali del Conto Energia (in graduale esaurimento) e il costo dei pannelli. Per questo motivo, prima di dare conferma all’accettazione del finanziamento e far partire il progetto, l’ufficio finanziario di Gaia spa ha deciso di fare un’analisi molto accurata con un aggiornamento del piano finanziario dell’impianto che confermi o smentisca l’effettiva fattibilità alle condizioni attuali. Il progetto dell’impianto prevedeva una potenza di 904 kW di picco con una produzione stimata, in un anno, di circa 1 milione di kilowattora grazie al lavoro di oltre 3400 pannelli di cui 306 sui gradoni, 280 sulle tettoie degli edifici di servizio e 2816 sulle superfici pianeggianti della ex discarica.

Questo grande campo fotovoltaico, con la sua produzione di energia pulita, eviterebbe le emissioni in atmosfera di 500 tonnellate di anidride carbonica in un anno, di 1 tonnellata di ossidi di zolfo, di 600 chili di ossidi d’azoto e 31 chili di polveri. Moltiplicati per i 20 anni di “vita utile” dell’impianto, si arriva a “risparmi di inquinamento” di grandissimo rispetto. Il preventivo del costo dell’impianto è di poco inferiore ai 4 milioni di euro, incluse anche le opere di sistemazione della discarica per accogliere i pannelli fotovoltaici. Il finanziamento regionale contribuisce con il 75% della somma a tasso 0 e una quota a fondo perduto che può arrivare a 700 mila euro. Il milione di kilowattora annuali che rappresenta la produzione media prevista, verrebbe immessa nella rete che alimenta la città.

In attesa dei conti finali sull’opportunità economica o meno di dare il via al campo fotovoltaico all’ex discarica di Vallemanina, si fa strada un altro progetto “verde” che riguarda l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli impianti di pretrattamento e selezione rifiuti a Valterza e quello di compostaggio di San Damiano. «Anche se non sono previsti finanziamenti -sottolinea l’ingegner Matteo Fischetti, responsabile dell’Ufficio Tecnico di Gaia spa-  il vantaggio deriverebbe dal consumo diretto dell’energia per il funzionamento dei vari macchinari utilizzati».

Daniela Peira

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