Dopo la stazione di Montiglio-Murisengo, è ora la volta di quella di Cocconato (foto), il cui fabbricato viaggiatori era stato deturpato da un’orribile struttura metallica installata alcuni anni fa quando i locali ospitavano un ristorante-pizzeria, definitivamente chiuso durante la pandemia. Già rimossi quella struttura e le insegne del ristorante e ripulita l’area esterna, ora verranno sistemati gli interni, ritinteggiate le facciate e ripassato il tetto. Difficilmente recuperabile invece il vicino magazzino, in parte crollato da tempo.
In situazione molto critica anche il fabbricato della piccola stazione di Bonvino-Cocconito, da decenni in stato di totale abbandono e gravemente degradato: la fermata, che interessava solo alcuni convogli, venne istituita nel 1936 su istanza del Comune di Cocconato e soppressa nel 1963.
I fabbricati viaggiatori e gli altri manufatti di servizio lungo la linea, costruiti nel 1912, risultano caratterizzati tutti dallo stesso aspetto architettonico: il disegno sobrio, ma dignitoso, denota accuratezza nella progettazione sia a livello compositivo, con vaghi richiami agli stilemi tardo ottocenteschi, sia per la scelta dei materiali. Tutti i fabbricati viaggiatori presentano le medesime caratteristiche tipologiche a livello distributivo; in funzione dell’importanza della località e del traffico previsto variano invece le dimensioni. Gli edifici nelle stazioni maggiori, come Cocconato e Montiglio, presentano la facciata dal lato ferrovia suddivisa in cinque campi, mentre dal lato strada caratterizzata, secondo il gusto liberty, da una piccola torretta posta all’angolo dell’edificio.