Sono state diffuse oggi le prime immagine del tracciato giallo del collegamento Sud/Ovest che l’Anas ha ipotizzato, insieme ad altri quattro percorsi, in vista del confronto con la popolazione che il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, intende effettuare prima della fine di aprile. Il tracciato giallo è quello che secondo lo stesso Rasero potrebbe essere il più interessante su cui puntare per realizzare la mini “Tso” di Asti.
Dalla planimetria (che alleghiamo anche in alta definizione pdf in coda all’articolo) vengono confermate le anticipazioni pubblicate qualche giorno fa dal nostro giornale.
Il tracciato giallo inizia davanti all’Obi di corso Torino, sulla rotonda già esistente, e si estende lungo il terreno oggi occupato dagli orti comunali in direzione del Borbore. Quest’ultimo viene attraversato su un viadotto lungo 160 metri. Quindi il tragitto oltrepassa una prima zona collinare sfiorando il quartiere Bellavista e la Casa di Cura Sant’Anna, sbucando in una zona pianeggiante a ridosso della ferrovia e del campo volo. Si prevede passaggio su un viadotto lungo 430 metri che porta la strada alla collina di Vallarone dove inizia un tunnel, lungo 1.525 metri circa, che supera Valle San Pietro e Borgomale fino ad una rotonda sulla Sp 8 di corso Alba. Tra Asti e Variglie è prevista la rotonda di collegamento con la viabilità cittadina, nei pressi di un’azienda agricola e non lontano dal campo volo FPV Asti Racing.
Il tracciato giallo continua a sud del Golf Club “Città di Asti” in un campo nei pressi del Tanaro, attraversa il fiume in maniera quasi ortogonale con un nuovo viadotto lungo 1.510 metri e da qui continua in un rettilineo fino a Rocca Schiavino. L’area di arrivo della Sud/Ovest, secondo il tracciato giallo, si trova a poche centinaia di metri dalla tangenziale di Asti e dall’inizio dell’Asti-Cuneo. Uno svincolo a più uscite permetterebbe ai mezzi di passare direttamente sull’A33 o di poter percorrere la tangenziale sia verso il Sud Astigiano sia verso la Boana, quindi in direzione di Savona.
La mini “Tso”, però, è un’opera già oggetto di parecchie osservazioni contrarie da parte del rinato Comitato contro il “Caso” (Collegamento Asti Sud Ovest) formato da residenti e agricoltori della zona di Valle San Pietro, corso Alba e Variglie. Cittadini che contestano l’opera considerandola inutile per risolvere il traffico urbano e devastante per il territorio nel quale verrebbe costruita. I membri del Comitato si sono riuniti mercoledì sera, proprio a Borgomale, per definire le prime azioni comuni per contrastare la costruzione della Sud/Ovest.