Roberta Giovine, la inorgoglisce di più essere la prima donna sindaco di Canelli o la prima che ha riportato il centrosinistra al governo della città 44 anni dopo Piero Testore?
In realtà né una né l’altra: sono molto felice di poter essere qui a lavorare per la mia comunità.
La maggioranza dei canellesi però ha votato per le due liste di centrodestra…
Noi siamo qui per amministrare, non per fare politica: sono sindaco da pochi giorni e posso dire di avere trovato grande disponibilità e sostegno da parte di tanti. Due persone per strada mi hanno fermato per dirmi: non ti ho votato, ma sono contento che hai vinto tu… mi ha fatto piacere anche se (sorride, ndr) ho pensato “beh allora potevi anche votarmi”.
Forse a Canelli c’era una voglia, sotterranea, di cambiamento?
Credo di sì, forse negli anni ci si era un po’ adagiati. L’errore che noi non dobbiamo commettere è di lavorare per la rielezione fra cinque anni, invece dobbiamo costruire insieme a tutti il futuro di questa città. Qualcuno ancora non si capacita, credeva che non potesse succedere: ma l’alternanza è il sale della democrazia.
Lei e la sua squadra siete abbastanza nuovi: servirà un rodaggio lungo?
La macchina comunale ci sta dando una grandissima mano, sono ottimi professionisti. Dobbiamo metterli in condizione di lavorare meglio riorganizzando alcuni processi interni. Poi voglio aprire un ufficio che si occupi di bandi: è determinante per gli investimenti comunali, ma penso anche alle associazioni.
Parlava di futuro della città: come lo vede?
Canelli deve diventare un marchio, un brand. Abbiamo la Docg Moscato Canelli, qui è nato il primo spumante, qui c’è un’industria meccanica di livello internazionale, ci sono le Cattedrali sotterranee e le colline Unesco: dobbiamo ritrovare l’orgoglio di essere canellesi. Molti non hanno mai visto le nostre Cantine storiche: così ho chiesto che il 22 giugno, compleanno dell’Unesco, tutte le Cattedrali sotterranee siano visitabili gratuitamente per i canellesi: devono sapere che cosa abbiamo sotto i piedi.
Area ex Riccadonna: che cosa succederà?
E’ un’area privata, i proprietari hanno ottenuto tutte le autorizzazioni tra cui quella dell’insediamento di un supermercato. Ci confronteremo per trovare una soluzione che vada bene soprattutto alla città.
Nuova scuola: dove?
La città non ha potuto accedere ai finanziamenti Pnrr perché in passato non era stata acquisita l’area prevista, dietro al cimitero. Ora ripartiamo cercando un’area adeguata premessa per concorrere ai bandi.