Al Rettore Roberto Rubba chiediamo un giudizio sul Palio da un paio di settimane andato in archivio.
«E’ stata un’edizione della corsa che definirei particolare. Sono contento per l’andamento dell’intera annata e per le iniziative che abbiamo sviluppato. Dovessi darmi un voto mi darei sette e mezzo – otto. Soddisfazione anche per la settimana precedente il Palio e soprattutto per la batteria nella quale eravamo impegnati: una sorta di finale visti i partecipanti. Per le difficoltà avute da Bramosu nell’ultimo mese prima della corsa non godevamo dei favori del pronostico per l’accesso alla finale. Federico (Guglielmi, n.d.r.) è stato bravo e mi reputo soddisfatto della sua gestione complessiva dell’evento. Molti si aspettavano una lotta all’ultimo sangue tra noi e San Secondo, ma questo non è accaduto.»
E perché? E’ finita la rivalità tra Tanaro e San Secondo?
«No, la rivalità con San Secondo, fino a prova contraria e fino a diverse decisioni prese da entrambi i Comitati, è tuttora in essere. Diciamo che forse è una fiamma un po’ meno forte, si è un tantino affievolita. Anziché darci battaglia in batteria e rischiare di chiudere sesti e settimi facendo contenti tutti quelli che stavano alla finestra, abbiamo preferito, credo in maniera intelligente, rinviare ogni possibile contrasto alla finale. I due fantini, Guglielmi e Pusceddu, non hanno fatto ciò che fecero nel 2004 Giuseppe Pes e Virginio Zedde che si nerbarono duramente fin dalla caduta del canapo. Va detto che allora la rivalità era accesissima. Io ragiono dicendo: perché rischiare di compromettere l’accesso in finale facendo, tra virgolette, ridere gli altri? in altri termini: per buttare San Secondo contro lo steccato in batteria c’è il rischio di non correre la finale neppure noi. Non mi pare la soluzione ottimale.»
Sei soddisfatto della prova di Guglielmi?
«Direi di si. Ha avuto soltanto un attimo di titubanza in occasione della partenza valida della finale, la terza dopo due false, poiché dovendo controllare Torretta e Santa Caterina che stavano alle due estremità dello schieramento, ha forse perso l’attimo giusto per muoversi alla caduta del canapo e si è trovato intruppato. Carìa, che ha bloccato Santa Caterina alla mossa della finale, non so quanto volutamente ha finito col danneggiare anche noi. Credo però, mia impressione, che non gli sia dispiaciuto molto.»
Dopo le due finali conquistate la conferma di Guglielmi appare scontata. Oppure no?
«Quest’anno avremo le elezioni in Comitato. Verrà eletto un nuovo Direttivo e non è certa la mia conferma quale Rettore. Nel caso dovessi essere rieletto la mia priorità sarà quella di andare a cercare un cavallo forte. Negli anni mi sono reso conto di quanto sia cresciuta l’importanza di disporre di un soggetto di primo piano. E certamente l’opzione Guglielmi sarebbe per me prioritaria. Non vinciamo da 15 anni, un’eternità. Per Tanaro conta solo l’obiettivo massimo, non il piazzamento.»
Il prossimo anno con ogni probabilità avremo due Palii, uno Ordinario e uno Straordinario. La tua opinione in proposito?
«Io di Palii, raccogliendo la provocazione del Sindaco, ne farei tre. Fondamentale, per i giovani soprattutto, vivere la manifestazione, affezionarsi ad essa. Durante l’anno purtroppo, non disponendo di una pista, non possiamo vedere corse e cavalli in azione. Un aspetto questo molto importante. Mi è bastato vedere quanti ragazzi sono venuti a visitare la scuderia che abbiamo allestito quest’anno nel cuore del Borgo. La pista è fondamentale: purtroppo in ambito paliesco non tutti la pensano così, dando magari più importanza al disporre di una palestra da utilizzare per gli sbandieratori piuttosto che di una pista per le prove di addestramento. Tornando alla tua domanda, ben vengano due edizioni del Palio, indipendentemente dalla data in cui dovrebbero essere corse. Sarebbe bello che tutti e 21 i Comitati partecipassero, ma temo non sarà cosi. Non tutti aderiranno con ogni probabilità.»
Infine: avete ottenuto un prestigioso riconoscimento, il premio Mara Sillano Sabatini, per la miglior presenza nel Corteo Storico dei bambini…..
«Sono davvero contento per il riconoscimento ottenuto perché dietro ci sono l’impegno e la passione della nostra commissione artistica che si occupa dei più piccoli, quest’anno guidata da Laura Oddone, e della commissione artistica adulti, alla cui guida vi è Michela Tosin.»