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Attualità

Rocchetta Tanaro, nessun accordo sulla casa di riposo e Sereni Orizzonti si dice pronta a svuotarla

Domani ultimo giorno di gestione della società che è in proroga da tre anni. E che si difende di fronte alle accuse di avidità

Domani, domenica 31 gennaio, è l’ultimo giorno della gestione della casa di riposo comunale di Rocchetta Tanaro da parte della Sereni Orizzonti spa. Lo aveva comunicato la direzione ad inizio gennaio e a nulla sono valse, finora, le trattative con il Comune e i sindacati sotto l’egida della Prefettura per trovare un accordo ponte che copra il periodo da lunedì a quando verrà dichiarato il vincitore del nuovo bando di gestione (a fine marzo).

Perchè se l’accordo non c’è, lunedì la Sereni Orizzonti procederebbe   al trasferimento della ventina di ospiti rimasti e del personale in altre strutture della società, verosimilmente a quella di Spinetta Marengo. Ma è un’ipotesi che nè sindaco nè sindacati ritengono percorribile e fattibile e alla quale si oppongono fieramente.

«Il primo febbraio da quella struttura non si trasferisce nessuno, abbiamo già organizzato un presidio – dice perentorio Di Martino della Uil Tucs, che ha una larga fetta di iscritti fra il personale che lavora nella casa di riposo – Quella struttura deve rimanere aperta non solo per chi ci lavora, ma per tutte le famiglie della comunità del territorio che serve. Abbiamo chiesto un percorso di garanzia occupazionale ma anche un accordo ponte che, se non con Sereni Orizzonti, sia fatto con qualche realtà del posto in grado di traghettare la gestione fino alla conclusione del bando. Al limite con un affidamento provvisorio ad una delle società o cooperative che hanno finora manifestato interesse a rilevare la gestione della struttura».

Ma Sereni Orizzonti non ci sta a fare la parte del “cattivo”. In una nota di poco fa spiega perchè.

«L’imminente chiusura della Casa di riposo comunale di Rocchetta Tanaro è vicenda troppo seria perché qualcuno possa ricamarci sopra piccole, squallide speculazioni political-sindacali – dichiara in una nota Vittorio Pezzuto, responsabile delle relazioni esterne del gruppo – In questi anni abbiamo sempre onorato tutti gli impegni, mettendo al centro della nostra azione tanto gli anziani ospitati quanto i nostri operatori. Proprio per questo non accettiamo il ruolo di “cattivi” e di “avidi” che alcuni furbetti vorrebbero affibbiarci. A costoro ricordiamo che fin dallo scorso mese di giugno abbiamo più volte invitato l’amministrazione comunale a venirci incontro per ridurre le sistematiche perdite economiche di gestione generate dalla crisi pandemica. Per tutta risposta abbiamo raccolto una sostanziale indifferenza. Di rinvio in rinvio, di silenzio in silenzio siamo così arrivati alla vigilia della chiusura della struttura».

Pezzuto ricorda che ormai mancano soltanto due giorni prima che “Sereni Orizzonti” si veda costretta a trasferire, per il loro stesso bene, tutti gli attuali ospiti nella sua RSA di Spinetta Marengo. «Due giorni soltanto, e comunque sufficienti per darci le risposte che sollecitiamo invano da mesi. Certo, si tratta di un sabato e di una domenica. Siamo però sicuri che, per amministratori pubblici che si dicono così attenti agli anziani e così preoccupati per la sorte della struttura, un poco di lavoro nel week-end non sia affatto un problema».

Intanto i sindacati hanno comunicato la riapertura dello stato di agitazione del personale che era stato sospeso nei giorni scorsi per dare maggiore clima di serenità alle trattative.

Daniela Peira

 

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