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Terreno rom al Borbore
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Sicurezza

Rom in strada Borbore, si studia il piano di sgombero in caso di calamità

Dell’insediamento, che sta facendo molto discutere, si è parlato in Prefettura durante il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza

L’insediamento di alcune famiglie rom su un terreno agricolo e golenale in strada Borbore, zona sud di Asti, è stato oggetto di una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza convocato dal prefetto Claudio Ventrice. La storia è nota: alcune famiglie rom, uscite dal campo di via Guerra, si sono trasferite in un’area potenzialmente a rischio di esondazioni, tra il Borbore e il Tanaro, causando inoltre parecchie perplessità tra i residenti della zona. «Durante la riunione ho chiesto ai rappresentanti del Comune un “piano speditivo”, in tempi rapidi, essenziale quando si affrontano questioni legate a possibili rischi idrogeologici – racconta il prefetto interpellato sul caso – Questo piano deve indicare esattamente come, quando e dove si interverrà in caso di emergenza, essendo il terreno in zona esondabile, ma anche dove saranno sistemate queste persone in modo da garantire la loro sicurezza».

Gli uffici comunali stanno lavorando a un progetto che preveda altre soluzioni abitative, tra cui, non è escluso, alloggi, mentre, sempre su richiesta del prefetto Ventrice, si è saputo che le famiglie rom stanno portando i bambini a scuola con regolarità. «Gli stessi genitori – conclude il prefetto – si sono mostrati ben predisposti a lasciare il campo nel momento in cui saranno studiate e definite le soluzioni abitative». Quali e fra quanto tempo non è ancora certo, ma la conferma che i servizi sociali seguano il caso dei rom di strada Borbore arriva dall’assessora Eleonora Zollo. Famiglie che, va ricordato, non hanno occupato, ma regolarmente acquistato il terreno nel quale vivono.

«Quelle persone sono domiciliate lì solo a titolo provvisorio e la nostra equipe le conosce bene e le segue da due anni – spiega l’assessora – È stata loro la scelta di acquistare quel terreno con risorse proprie, ma nonostante ciò l’equipe multidisciplinare continua ad assistere ogni nucleo sia per il disbrigo delle varie pratiche burocratiche, nell’ottica di una diversa soluzione abitativa, sia per la frequentazione scolastica dei minori. Ogni settimana la nostra equipe, con la polizia locale, fa un sopralluogo per la ricerca di una nuova soluzione dove farli vivere. Sempre insieme alla polizia municipale ci stiamo organizzando per predisporre e integrare un pronto intervento sociale nel caso ci fossero situazioni di rischio allagamenti».

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