Si può essere solidali anche con un calendario fotografico ed è quanto ha fatto il Rotary Club Asti, che grazie a questa iniziativa ha consegnato allAss. Onlus A.S.T.R.O. un contributo di
Si può essere solidali anche con un calendario fotografico ed è quanto ha fatto il Rotary Club Asti, che grazie a questa iniziativa ha consegnato allAss. Onlus A.S.T.R.O. un contributo di novemila euro, finalizzati al Progetto oncoematologia, con cui si finanzia una borsa di studio per un medico ematologo. Limportante somma è stata raccolta sia attraverso contributi versati da rotariani, sia da amici di rotariani: a quali necessità sarà destinata lo hanno spiegato nel corso di una riunione rotariana il dott. Franco Testore (primario di Oncologia al Cardinal Massaja) ed il presidente dellASTRO, rag. Renzo Negro. Il presidente del Rotary Club Asti, Renato Romagnoli, ha sottolineato come il service sia nato grazie allimpegno di Miro di Sabato, viaggiatore e fotografo, che in prima persona ha realizzato il calendario poi sostenuto dal contributo economico di molti, soci e non.
Il dott. Testore ha ricordato che «da ventanni lOncologia astigiana è affiancata dalle attività di volontariato, fra le quali ha un posto di assoluto spicco il Pulmino Amico, che accompagna allospedale i malati per le terapie. Nel 2013 lattività di Ematologia è stata aggregata ad Oncologia, ma in una situazione difficile, con pazienti che non trovavano risposte: tuttavia chiudere lematologia sarebbe stato un grave danno per i pazienti, spesso anziani. Un solo medico non bastava e fu qui che si avviò lopera del volontariato, facendo emergere la possibilità di un secondo medico grazie ad una raccolta fondi che potesse pagare lattività di uno specialista ematologo. In questi tre anni lattività del reparto di Oncologia è cresciuta del 70%, sia per laumento del numero dei malati, sia perché molti pazienti sono rientrati a Asti da altre realtà. LA.S.T.R.O. ha stipulato accordi con medici ematologi ed abbiamo perciò avuto con noi prima il dott. Jacopo Olivieri, poi Valentina Giai e, dal 15 febbraio, è con noi la dottoressa Carmela Palladino, che lavora a tempo pieno a fianco della dottoressa Monia Marchetti. Se oggi abbiamo un medico in più, rispetto allorganico dellASL, lo dobbiamo al volontariato: il service del Rotary ha grande valore perché è segno di grande concretezza. Avere il volontariato accanto è per noi un importante stimolo a fare sempre di più».
Renzo Negro, presidente dellASTRO, nel ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile il service, ha aggiunto: «Il contributo del Rotary copre un terzo della spesa totale ed è la prima volta in 22 anni che riceviamo unofferta da un club di livello internazionale come il Rotary. I fondi della solidarietà servono ad offrire più assistenza laddove la Sanità è carente: in questo spirito lavorano i nostri 140 volontari del pulmino amico e, insieme, tutti cerchiamo di alleviare i disagi dei malati».