All’Istituto Alessandro Artom di Asti, è stato presentato il progetto “La scuola chiama e il Rotary risponde con Medicina amica e dintorni”, iniziativa nata dalla pluriennale collaborazione tra il Rotary di Asti e l’istituzione scolastica.
Presenti alla conferenza, oltre al dirigente Franco Calcagno e alla docente Chiara Cerrato, la Presidente del Rotary Asti Rossella Maggiora, il Prefetto del Distretto Rotary 2032 Giorgio Gianuzzi e l’Assistente del Governatore Gruppo Piemonte Est Distretto 2032, nonché Presidente della Commissione Salute dottor Luigi Gentile.
L’iniziativa, che riprende dopo la sospensione forzata dovuta alla pandemia, è rivolta agli studenti di tutte le scuole secondarie di secondo grado di Asti e provincia ed è patrocinata dalla Provincia di Asti, dall’Ufficio Scolastico Regionale, da CREIS e dalla Commissione Prevenzione Sanitaria e Società Distretto Rotary 2032. «Un’idea e un progetto che durano da diversi anni – ha esordito Franco Calcagno – e il cui valore aggiunto è la continuità».
L’obiettivo, con una serie di otto incontri , sarà quello di educare e sensibilizzare alla prevenzione «perché la salute – ha continuato Calcagno – è un dono che va mantenuto con l’attenzione e con la conoscenza». Gli incontri, a cadenza settimanale, si svolgeranno per lo più nella Sala Consiliare del Palazzo della Provincia a partire da martedì 1° febbraio 2022 con termine venerdì 1° aprile 2022.
«Il Rotary fa service – ha sottolineato Rossella Maggiora – tanto che il motto di quest’anno è “Servire per cambiare vite”, e lo fa soprattutto grazie alla disponibilità dei volontari dell’Associazione». Tutti i docenti che si alterneranno durante gli otto appuntamenti sono infatti medici rotariani che metteranno la loro professionalità a servizio dei giovani per insegnare a vivere con più consapevolezza.
«Questo programma – ha informato Luigi Gentile – nasce, ogni anno, da un’analisi dei bisogni che noi cerchiamo di individuare ed è su queste necessità che abbiamo programmato le lezioni».
Otto incontri che sono opportunità, otto argomenti diversi che spazieranno dalle patologie odontoiatriche all’apparato digerente, dai disturbi dell’occhio alla scoliosi passando in modo delicato dalle problematiche dell’anoressia
«Durante la giornata conclusiva – ha aggiunto Gentile – il Rotary e l’Istituto Artom attiveranno una riflessione sull’importanza della cultura vaccinale in generale». «Il Rotary esiste da 116 anni – ha concluso Giorgio Gianuzzi – e da sempre lo scopo del Club è mettersi a servizio del bene pubblico, grande soddisfazione è stata quindi venire a conoscenza di genitori o nonni che, negli anni scorsi, grazie alla cultura di prevenzione da noi diffusa hanno potuto curarsi in tempo».