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Attualità

Le signore delle vigne piemontesi
comprano le scarpe ai bimbi di Otonga

Bella iniziativa delle Donne del Vino che devolveranno una parte del ricavato della vendita del libro dedicato a Laura Pesce per acquistare le calzature a 260 bambini in età scolare. Solo così i piccoli alunni ecuadoregni potranno presentarsi in "divisa" ed essere accettati alle lezioni.

Grazie alla prima sommelier d’Italia Laura Pesce, molti bambini riceveranno in regalo il loro primo paio di scarpe e potranno andare a scuola ad Otonga, in Ecuador. E’ singolare ma di grande cuore l’iniziativa che la Donne del Vino Piemonte, presiedute dalla costigliolese Mariuccia Borio, hanno voluto sposare su espresso appello di Padre Giovanni Onore, missionario ed entomologo piemontese che da molti anni accudisce e protegge i bambini e un angolo di foresta amazzonica a Otonga.

In occasione di Vinitaly, le signore delle vigne hanno messo in vendita il libero “Una donna il vino un destino”, che racconta la storia della socia e prima sommelier d’Italia Laura Pesce. Una parte del ricavato sarà usato per comprare le scarpe ai piccoli di Padre Onore. Ma perchè sono così importanti le scarpe ad Otonga? «Qui abbiamo strade piene di fango -scrive il missionario- sentieri che si inerpicano sulle pendici delle Ande, ruscelli da attraversare e tanta pioggia. Le scarpe sono una parte essenziale dell’attrezzatura scolastica per ogni bambino. In Ecuador la scuola è gratuita ma se il bambino si presenta senza le scarpe regolamentari, viene rimandato a casa. E ci vogliono due mesi di salario per comprare tutto il necessario per la scuola di un bambino». Un paio di scarpe per bambini costa 14 euro e 260 bambini le stanno aspettando per poter andare a scuola.

Se anche i nostri lettori vogliono sostenere questa iniziativa lo possono fare prendendo contatti con le Donne del Vino Piemonte che hanno un loro sito: www.ledonnedelvino.com oppure telefonando alla sede di Milano 02/867577. Otonga parla già piemontese, perchè, come ricorda Mariuccia Borio, in passato le vignaiole delle nostre colline hanno contribuito, con le loro iniziative solidali, all’acquisto di  una cinquantina dei 2000 ettari protetti di foresta amazzonica. Un’area che si chiama oasi Piemonte e i cui fiumi sono stati ribattezzati con il nome di vini piemontesi come Asti, Monferrato, Barbaresco, Barolo.

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