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Canelli: raccolti 40 quintali di rifiuti
Attualità

Canelli: raccolti 40 quintali di rifiuti

Più di 40 quintali di materiali raccolti da volontari di Protezione Civile, Amici dei Vigili del Fuoco e amministratori comunali in alcune aree della città. Un centinaio i pneumatici recuperati, ma non mancavano nemmeno arredamenti e utensili per la casa

Raccolta abbondante. Non fosse che, l’abbondanza, riguarda i rifiuti raccolti, sabato, da una trentina di volontari tra Protezione Civile, Amici dei Vigili del Fuoco e amministratori comunali in alcune aree della città. I numeri, da soli, rendono l’idea dell’inciviltà di tanti che rasenta il degrado: una novantina di sacchi riempiti passeggiando tra ex stazione ferroviaria, le sponde del Belbo, lungo le cunette di via Asti e nei dintorni del cimitero, in regione Secco e Castellero. Ed, ancora, due camion di rami, piante di piccole dimensioni, arbusti recisi e abbandonati sui cigli delle strade. “Pesca miracolosa” nelle scarpate dell’area industriale tra Canellitaly e regione Secco dove, in mezzo a copertoni, ferrame e immondizia di ogni genere, è apparsa una canna da pesca. C’erano gli elementi per arredare un ufficio a pochi metri dalla cappella votiva di Madonna della Neve, lungo la strada comunale che da Villauova sale a Sant’Antonio: una scrivania, con tanto di sedie e cassettiera.

Arredamento completato dai due computer e dalle lampade alogene emerse tra i rovi dell’ex galoppatoio. Qui, nel centinaio di metri di terrapieno che da via Saracco declina verso il grande invaso a due passi dalle mura del camposanto, si è toccato l’apice del degrado. Poco meno di un centinaio i pneumatici recuperati, ma altri giacciono ancora sotto la spessa coltre di rovi, due computer, una bistecchiera, tre televisori. E, poi, due biciclette, altrettanti materassi, un lettino, due bidè e relativi lavabo. Non manca il corredo per bimbi: carrozzella, girello, biberon e abiti per l’infanzia. L’officina può contrare, oltre che sui copertoni di varia misura (si va dall’utilitaria alla vettura sportiva sino alle “slick” per le moto gran turismo e da cross), su svariate serie di batterie con tanto di acido, un seggiolone da auto per infanti, poggiatesta, parafango e paraurti. Gettonato anche il settore cucina: frigoriferi, padelle, utensili per la casa, una cucina a gas, bistecchiera e il fai da te completano l’inventario, con lattine, bottiglie, bidoni e sporcizia di ogni tipo.

In totale, più di 40 quintali di materiali raccolti che hanno costretto i dipendenti Asp ad un super lavoro. Stefano Martini, presidente della Protezione Civile di Canelli, con una quindicina di volontari ha guidato le operazioni coadiuvato dal sindaco Marco Gabusi e da un gruppo di assessori ai quali si sono uniti Paolo Mazza e gli amici dei Vigili del Fuoco e qualche canellese. «Quest’operazione, oltre che necessaria per rendere più vivibili le aree a ridosso della città, deve servire a sensibilizzare la popolazione affinchè i rifiuti non vengano abbandonati – dice Gabusi -. Purtroppo la vigilanza da sola non basta, né le segnalazioni dei residenti che non sempre ci permettono di individuare chi getta la spazzatura lungo le strade. Serve, invece, maggior senso civico e rispetto per se stessi, la comunità e l’ambiente in cui si vive».

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