«Settimane di lavoro a ideare, realizzare ed assemblare la “Casetta”, una riproduzione fedele in legno del Foro Boario “Pio Corsi” di Piazza Garibaldi – spiega De Faveri – Un tempo mercato di compravendita dei capi migliori di bestiame, oggi gli spazi fungono da sala convegni, ospitano eventi, fiere ed è il cuore pulsante delle principali manifestazioni nicesi. La nostra riproduzione – prosegue il presidente Pro Loco – ha stupito tutti ed i nostri sacrifici sono stati ripagati dal conseguimento del prestigioso premio “Giovanni Borello”».
Il trofeo ed i due Premi di Specialità hanno incoronato anche la “Belecauda”, celeberrima farinata di ceci nicese servita rigorosamente “bella calda”. «Da sempre piatto gastronomico della tradizione nicese, la “Belecauda” ha trovato posto anche nella sfilata. Nel corteo storico che la domenica mattina ha portato in piazza “Le celebrazioni del centenario della nascita di Francesco Cirio a Nizza Monferrato nel 1936”, hanno sfilato anche due venditori ambulanti di questo squisito piatto» gongola il presidente.
Un po’ di numeri: la sfilata nicese ha visto la partecipazione di 65 figuranti, 2 auto storiche, 2 trattori a testa calda, 2 carri e 2 carretti in legno «di cui uno dotato di latte con etichette riproducenti fedelmente quelle degli anni ’30 della Ditta Cirio, fornite direttamente da Conserve Italia, colosso conserviero che dal 2004 detiene il marchio che porta il cognome del celebre concittadino nicese» precisa De Faveri.
La sfilata ha visto la partecipazione anche dei comuni di Castelnuovo Belbo e Fontanile, entrambi facenti parte delle “Terre di origine di Francesco Cirio” e, tra i figuranti, Beba Slijepcevic, coautrice de “Il mondo ti somigli. La saga di Francesco Cirio”, libro di successo che narra in maniera romanzata vita e gesta del celebre imprenditore conserviero.
«Condivido questi premi con tutti i volontari e le molte persone esterne all’associazione che con il loro impegno hanno contribuito a questi successi – conclude il vertice della Pro loco nicese – Questi premi non sono un punto di arrivo, sono piuttosto nuova linfa per far sempre meglio per il nostro territorio e la nostra comunità nicese».