I medici non ci stanno a passare per "gendarmi" della spesa sanitaria a scapito della salute dei loro pazienti e lanciano un allarme che interessa tutti. I malati e quelli che malati ancora
I medici non ci stanno a passare per "gendarmi" della spesa sanitaria a scapito della salute dei loro pazienti e lanciano un allarme che interessa tutti. I malati e quelli che malati ancora non lo sono ma potrebbero diventarlo. E' un appello dai contorni molto forti quello firmato dal dottor Claudio Lucia, presidente dell'Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Asti a nome di tutti i colleghi. Si parte dai tagli al Servizio Sanitario nazionale approvati dal Senato e dalla Camera che dovrebbero entrare in vigore già dai primi giorni del 2016; ad essi, poi, se ne aggiungeranno altri già annunciati nel futuro molto breve.
Tagli che, secondo i medici, avranno una ricaduta diretta sui livelli delle prestazioni a favore dei cittadini, soprattutto sul fronte della diagnostica preventiva. Un concetto, quello della prevenzione, che da molti anni viene promosso in tutte le sedi, con campagne informative e impiego massiccio del volontariato sanitario proprio per convincere le persone della necessità di tenere continuamente sotto controllo la propria salute in modo da intervenire ai primissimi segnali dell'insorgere di eventuali patologie. Però, con il giro di vite sulla cosiddetta appropriatezza prescrittiva, sarà sempre più difficile ottenere dal proprio medico di base, ad esempio, la richiesta per esami di routine, quelli cui molte persone sane, secondo una buona abitudine, si sottopongono annualmente proprio per monitare la propria salute.
Ma è proprio sui test che è scesa la scure dei tagli: «Per chi è colpito da una particolare patologia saranno a disposizione specifici test gratuiti – spiega il presidente Lucia – mentre gli stessi test saranno a pagamento per chi non ha fattori di rischio già evidenziati e conclamati. Altri esempi? Verranno eseguiti con pagamento del ticket gli esami del colesterolo, dei trigliceridi, Tac, Risonanza Magnetica, ecografie prescritte con particolari parametri e le stesse ecografie in gravidanza verranno contingentate e modulate mentre saranno sempre più brevi i ricoveri nei reparti di chirurgia e medicina». Dando vita ad un paradosso: in tempi in cui la ricerca medica e la diagnostica hanno fatto passi da gigante tanto da arrivare a prevenire malattie gravissime fin dal loro insorgere dando così ampie probabilità di intervento e guarigione, a mancare sono le risorse economiche. E dunque vanificando in buona parte i progressi della scienza medica.
«Esiste il serio rischio di etichettare i pazienti in serie A e serie B – prosegue il dottor Lucia – perchè la tutela della salute sarà più accessibile a chi avrà maggiori risorse economiche per ricorrere al pagamento degli esami e della diagnostica avanzata». Questa presa di posizione non significa che l'Ordine dei Medici non voglia una razionalizzazione della spesa e un freno agli sprechi, anzi. «Ma non sulle spalle dei cittadini – dice ancora il dottor Claudio Lucia – bensì recuperando le risorse attraverso la lotta alla corruzione interna alla sanità italiana e alla scoperta dei tanti "furbetti" che si spacciano per indigenti per non pagare il ticket quando invece avrebbero le capacità reddituali per farlo».
Daniela Peira