Nello scorso fine settimana il ritrovo degli appassionati della cultura scozzese si è ripetuto, in occasione del “Silver Jubilee of the Great gathering of the Clans in Northern Italy”, al quale sono intervenuti ospiti provenienti da ben tredici nazioni: Italia, Scozia, Germania, Francia, Bulgaria, Polonia, Austria, Romania, Ucraina, Canada, Croazia, Slovacchia e Svizzera. Autore ed organizzatore di questa festa internazionale è Marco Rossanino, che ha aperto la sua casa ed al quale chiediamo com’è nata l’idea del raduno:
«I viaggi in Scozia mi hanno messo a contatto con tradizioni ed un mondo affascinante – dice Rossanino – ed ho pensato che sarebbe stato bello riunire altre persone per condividere le stesse emozioni. Un anno dopo l’altro, siamo arrivati ad avere partecipanti da più di trenta nazioni.» Per quale motivo così tante persone, e da così lontano, vengono alla festa? «Forse perché chiunque venga non ha bisogno di presentazioni – aggiunge Rossanino – e può subito fare amicizia con gli altri: è una festa alla quale partecipano persone di ogni età, da uno a 74 anni. Ci sono famiglie con bambini ed è un momento in cui si possono scambiare idee, imparare le danze scozzesi con Sara Murphy, della “Milan Dance Scottish Society” partecipare ai giochi sul prato, ascoltare musica: quest’anno avevamo con noi anche Andrea Loreni, che Carlo Petrini ha definito “il funambolo filosofo.»
Al suono delle cornamuse del gruppo “Orobian” si è anche festeggiato un compleanno: «Sì, abbiamo brindato e tagliato la torta per Ievgenia K., un’amica ucraina che lavora in Italia e che oggi ospita i suoi genitori, mentre il fratello è rimasto là: per solidarietà, abbiamo raccolto fondi per “Save the children- progetto Ucraina» La giornata si è conclusa con la visita all’azienda “rì da roca”, dove Riccardo Zimetti ha eseguito brani con l’arpa celtica: infine, cena a Vascagliana, cui hanno preso parte 150 persone. Domenica il raduno si è chiuso con una visita da “Pescaja” ed una puntata a Cisterna per ammirare il panorama.