«Tutto è linguaggio matematico – ha detto la Gallino – come afferma Galileo Galilei e come ci dimostra la spirale logaritmica che osserviamo nella conchiglia del Nautilus. Nelle spirali del girasole ci sono successioni che seguono le regole di Fibonacci e in un favo troviamo cellette esagonali perché questa forma consente alle api di ottimizzare lo spazio: in tanti altri casi possiamo verificare come la natura segua la legge di minimo, che determina le condizioni migliori per lo sviluppo delle piante.»
Per scoprire queste relazioni bisogna però imparare a vederle e grazie ai cartoncini consegnati ai presenti in sala sono nate figure geometriche che sono state occasioni di quiz e di interessanti scoperte: ad esempio che il formato A4 non ha misure casuali, ma dovute al fatto che esse consentono alle macchine fotocopiatrici di ridurre le immagini sempre in una scala perfettamente uguale. Aree e volumi sono emersi dai cartoncini ritagliati, apparentemente per gioco ma in realtà seguendo regole precise: le “sensate esperienze” di Galileo sono diventate il miglior modo per appassionarsi alla materia, seguendo il principio che alla base della matematica è sempre la dimostrazione di un’affermazione.
Dalle immagini di foglie e piante, dai fiocchi di neve, da un foglio di carta appallottolato sono scaturiti riferimenti ai frattali ed alle teorie di importanti matematici. L’incontro, organizzato dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese, è stato dedicato alla memoria di due docenti di matematica sandamianesi, Ada Ferrero Baldini, maestra elementare, e Gian Luigi Zappa, prima insegnante di scuola media e poi dirigente scolastico.