«Nel tempo sono arrivate Casa Martino, la gestione dell’agriturismo “Il buon seme”, il laboratorio di dolci, la Casa delle Rosine, Casa don Borio, la panetteria di San Damiano ed il punto vendita sotto la torre, all’ingresso di San Damiano: abbiamo attrezzato al meglio ognuna di queste case, in modo da renderle più accoglienti ed efficienti. La cooperativa è nata nel 2014 ed oggi conta una decina di soci lavoratori ed una trentina di lavoratori dipendenti. Abbiamo molte attività ma non siamo simpatici perché prendiamo quello che gli altri rifiutano: siamo l’antitesi della cultura dell’apparire, gestiamo drammi umani ed il dolore che li accompagna. Alcuni ex ospiti oggi lavorano nella cooperativa e sono spesso le persone più motivate a far bene; purtroppo, lo scorso anno abbiamo dovuto rifiutare molto lavoro per la difficoltà di trovare personale adatto ad un’occupazione che alla mia generazione appariva come una missione. Don Mazzi, don Ciotti, Ernesto Olivero allora erano per noi degli esempi a cui ispirare la vita, mentre oggi la cultura dell’ego divora gli ideali.»
La ricorrenza è stata celebrata domenica mattina nella chiesa dei SS Cosma e Damiano dal vescovo di Asti mons. Marco Prastaro e dal parroco Giancarlo D’Ugo: al termine, tanti collaboratori, amici e volontari si sono ritrovati a Casa Bosticco per il pranzo sociale, mentre nel pomeriggio si è tenuto al foro Boario un convegno dedicato ai vent’anni dell’associazione.