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Attualità
Aumento dei costi

San Damiano: le spese eccessive spengono le luci del cinema “Lux”

Dopo 62 anni di ininterrotta gestione da parte della famiglia Bongiovanni

Con la proiezione di una pellicola per bambini e la fine di agosto si conclude l’attività del cinema “Lux” di San Damiano, da 62 anni punto di riferimento per gli amanti dei film ed oggi schiacciato da un insostenibile aumento dei costi rispetto alle presenze. La storia del “Lux” è legata indissolubilmente a quella della famiglia Bongiovanni, dato che fu il cav. Carlo (padre dell’attuale proprietario, Sergio Bongiovanni) ad avviare nel 1935 la sua attività con quello che allora si chiamava “Cinema Vittoria”.

Dopo alterne vicente, Carlo acquistò nel centro di San Damiano una vecchia sala da ballo e la trasformò in cinema, cambiando la denominazione del “Vittoria” che da allora si chiamò “Cinema Lux”: era il 1960 e negli anni successivi il locale si sarebbe ampliato ed arricchito di un palco di 100 metri quadrati, adatto a spettacoli teatrali, e nel 1967 di una galleria, recentemente trasformata in una seconda sala da 100 posti. Sul palcoscenico del “Lux” ha spumeggiato il “varietà”, si sono esibiti personaggi come Erminio Macario, Carlo Campanini e Gipo Farassino e sullo schermo si sono avvicendate migliaia di storie di celluloide, che finiranno domani.

«Le ragioni sono tante – spiega Sergio Bongiovanni (foto)– e sono legate in primo luogo al minor numero di spettatori, conseguente al cambiamento delle abitudini legato al Covid, con Netflix, Sky e Amazon che portano i film a casa. Poi c’è il fatto che il paese non invoglia ad uscire la sera, con tutti i bar e le caffetterie chiuse; infine, c’è la forte concorrenza delle multisale di Asti e di Alba ed un aumento dei costi sproporzionato».
La chiusura del “Lux” è un po’ il segno dei tempi mutati e la conclusione di una storia di famiglia: in tutto questo come cambierà la sua vita? «Mi sembrerà impossibile non scendere ad aprire la sala, non dividere più le giornate fra casa e cinema e mi mancherà il rapporto con tanti spettatori, divenuti degli amici. L’unica cosa positiva è che avrò tempo per dedicarmi a Cesare, il nipotino che è nato tre settimane fa».

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