Nelle scorse settimane un camper delle Regione Piemonte ha fatto sosta in piazza Libertà per informare tutte le persone in qualche modo interessate alla produzione del tartufo, spiegando come compilare le richieste di sovvenzione, cosa fare per mantenere le piante tartufigene e altro ancora. Se questa informazione sia stata un’iniziativa di facciata o davvero utile lo chiediamo ad Andrea Bossotto, presidente dell’Associazione tartufai sandamianese:
«E stata molto utile – dice Bossotto– perché ha promosso l’idea della salvaguardia delle piante che producono, senza le quali il tartufo non esisterebbe. Come associazione già andavamo dai proprietari a chiedere di salvaguardare le piante, ma l’iniziativa del camper ha fatto un po’ da megafono al problema, fornendo anche tutte le informazioni per le nuove piantumazioni. Siamo stati i primi a consigliare di informarsi, anche perché le domande di sovvenzione vanno presentate in modalità telematica e non tutti i proprietari, specialmente quelli più anziani, sono in grado di farlo.»
Che iniziative avete come associazione? «Non appena ci sarà un po’ di umidità metteremo a dimora piante micorrizzate: abbiamo un vivaio in cui alleviamo le piante piccole che fornisce la Regione, per metterle a dimora un paio d’anni dopo. Le piantiamo nei terreni più adatti, per avere maggiori possibilità di buoni risultati».