Il Borgo San Lazzaro aveva regalato la più grande delle emozioni ai propri simpatizzanti il 4 settembre, trionfando in Piazza Alfieri. Lo scorso sabato, in un PalaBrumar allestito come meglio non si sarebbe potuto, è addirittura riuscito a ripetersi, offrendo ai numerosi intervenuti uno spettacolo indimenticabile.
Si è trattato della celebrazione non soltanto dell’ultimo successo ottenuto da Giuseppe Zedde, detto Gingillo, su Aiò de Sedini, ma anche delle sei vittorie precedenti, datate 1987, 1999 e 2001 con fantino Massimo Coghe, 1991 con la monta affidata a Tonino Cossu, 2008 e 2017, sempre grazie al prodigioso Zedde. E’ stato il Galà delle Sette Meraviglie, poiché ogni vittoria conseguita dal Borgo gialloverde è stata abbinata ad altrettanti luoghi magici: Chichén Itzá (Messico), il Cristo Redentore di Rio de Janeiro, Machu Picchu, la Muraglia cinese, Petra, il Taj Mahal e il Colosseo.
Il PalaBrumar, di solito sede di sfide di calcio a cinque, ha cambiato volto grazie ad un perfetto gioco di luci e a coreografie studiate nei particolari. Tra gli intervenuti: autorità politiche e paliesche, sostenitori del Borgo gialloverde e delegazioni di pressoché tutti i Comitati Palio. Perfetta la conduzione della serata affidata a Daniel Bocci; graditissimi sono stati gli intermezzi spettacolari che hanno inframmezzato i momenti clou dell’evento.
E’ stata una cavalcata festosa e inarrestabile, con tutti i Drappi conquistati nella storia gialloverde a sfilare tra gli applausi dei presenti. La loro apparizione in scena è avvenuta in ordine cronologico, partendo dal Palio più datato (1987) fino ad arrivare al più recente, la cui entrata in sala, in stile “punkeggiante”, è stata accompagnata da luci a led ed ha avuto quale alfiere una figura robotizzata e proiettata nel futuro.
Sul palco hanno preso la parola dapprima il Rettore Quirico: “La nostra vittoria 2022 è nata la sera stessa del trionfo 2017. Ad ottenerla un fantino che io considero ormai un nostro borghigiano. In lui abbiamo sempre creduto e siamo stati ricompensati.”
Con la pacatezza che lo contraddistingue Giuseppe Zedde ha ringraziato l’intero Comitato, sottolineando l’eccellente lavoro svolto dalla commissione corsa.
«Tutti mi sono stati molto vicini nei giorni precedenti il Palio ed il mio grazie è doveroso.» Solleticato dal presentatore sulle percentuali di vittoria da attribuire a cavallo e fantino, “Gingillo” ha affermato che la vittoria in un Palio è per il 70% merito del cavallo mentre il fantino incide per il restante 30% . Non sono mancati i complimenti del sindaco Rasero al Borgo gialloverde sia per il successo conseguito sia per l’allestimento della splendida serata.
Il Capitano Gandolfo ha portato il suo saluto ai presenti, celebrando San Lazzaro e complimentandosi con la dirigenza per la riuscita dell Galà. Il taglio della torta ha chiuso la serata delle 7 meraviglie: miglior vetrina, grazie a San Lazzaro, il nostro Palio non avrebbe potuto avere.