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Attualità

Sanità, nessun ricorso al Tar
Oggi la delibera cambierà

Il ricorso al TAR per cercare di bloccare la riforma sanitaria non sarà presentato e resterà nel cassetto. A ufficializzare la decisione è stato il sindaco/presidente della Provincia Brignolo che,

Il ricorso al TAR per cercare di bloccare la riforma sanitaria non sarà presentato e resterà nel cassetto. A ufficializzare la decisione è stato il sindaco/presidente della Provincia Brignolo che, mercoledì, ha ricevuto una lettera da parte dello dell’assessore regionale Saitta nella quale, in via ufficiale, vengono date rassicurazioni sul futuro del Cardinal Massaia. Brignolo, dopo aver appreso che oggi, venerdì, la Giunta regionale dovrebbe modificare la famosa delibera sulla Sanità prevedendo il mantenimento ad Asti delle SOC di radioterapia, chirurgia vascolare, gastroenterologia, centro trasfusionale e geriatria, si è confrontato con i capigruppo giungendo alla decisione di non adire le vie legali. Saitta ha anche confermato che, nei casi in cui saranno tolte le SOC, resteranno comunque le attività attualmente svolte.

Ancora in forse il futuro del reparto malattie infettive, uno dei fiori all’occhiello del Cardinal Massaia, che la delibera regionale prevede di trasferire ad Alessandria mentre, ricorda Brignolo, «si rimanda alle scelte in materia “territoriale” il futuro di altre importanti SOC, quali diabetologia, etc». Il Comune di Asti avrebbe dovuto presentare ricorso se da Torino non fossero arrivate rassicurazioni, nero su bianco, sulla salvaguardia delle SOC considerate strategiche per il territorio. Il termine ultimo per appellarsi al TAR è lunedì ma, a questo punto, si depongono le armi legali per continuare un serrato confronto sul piano politico.

«Quello raggiunto è un risultato molto importante per la provincia di Asti – dichiara Brignolo – perché alcune tra le SOC che sono strategiche per determinare il livello elevato del nostro ospedale sono ufficialmente salve. Questo non significa che possiamo abbassare la guardia, perché comincia solo ora un confronto serrato su tutte le altre attività non ancora ufficialmente salve. Per questo è necessario che la rete che si è creata tra amministratori, cittadini, personale sanitario e medici dell’ospedale di Asti continui a condurre un lavoro unitario». Che la nuova delibera non venga approvata entro oggi è, secondo Brignolo, un’ipotesi da non prendere in considerazione, «vista la serietà dell’impegno assunto e il corretto rapporto istituzionale costruito con l’assessore e la giunta regionale, grazie anche ai consiglieri astigiani Motta e Ferrero, i quali molto hanno fatto per conseguire questo risultato».

Saitta avrebbe confermato al sindaco che i provvedimenti “salva Asti” sono già stati condivisi dalla Giunta regionale di lunedì «e illustrati la scorsa settimana al Ministero della Salute, il quale non ha sollevato obiezioni». Le manovre correttive sulla delibera saranno però oggetto di una conferenza stampa domani, sabato, alle 10.30 nel Circolo Way Assauto. I rappresentanti dei Comitati per la difesa dell’ospedale (cittadini e lavoratori Asl) e le associazioni di pazienti e volontari ospedalieri commenteranno le decisione prese a Torino e illustreranno le nuove iniziative che verranno messe in campo per la sanità astigiana dopo che la mobilitazione di questo ultimo mese e mezzo (oltre 35 mila firme raccolte) ha costretto la Regione a rivedere i piani iniziali, finalizzati al ridimensionamento o alla soppressione di dodici reparti dell’ospedale.

Riccardo Santagati

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