«Tra di noi ci sono agricoltori, viticoltori, allevatori, cerealisti e qualche autotrasportatore – ci spiega Alessandro Montanaro portavoce del comitato spontaneo degli agricoltori indipendenti di Asti e Cuneo – Ogni settore ha il suo motivo per protestare, tutti accomunati però dai problemi dei costi alti di produzione e delle distorsioni del mercato. Faccio due esempi: le mele vengono pagate al produttore 20 centesimi al chilo; il consumatore le trova sui banchi a 4 euro. La carne costa 4 euro al chilo, contro i 20/25 euro. E poi c’è la questione “concorrenza” che arriva da ogni parte del mondo. La filiera deve essere chiara e veritiera. Vogliamo dare ai consumatori prodotti di qualità senza ricevere dall’Europa “caramelle Irpef”. Meritiamo di essere pagati dignitosamente».
Nuovo spazio verde
- 9 Ottobre 2024
- Carmela Pagnotta