Padre e figlia accomunati dalla medesima passione per l’arte. Le opere di Sara e Bruno Vergano sono esposte alla Casa dell’Artista, nel Ricetto di Portacomaro. La mostra, «Paesaggi della mente. Colori per capire», accosta i quadri della giovane artista astigiana a una selezione di tele e bozzetti inediti del padre Bruno, avvocato ed esperto d’arte morto nel 2010. L’esposizione che propone circa 150 opere dei due pittori, è iniziativa della Comunità «Laudato Si’ Vigna del Papa» con la Casa dell’Artista con la collaborazione di un gruppo di amici dei due artisti.
«L’idea della mostra è nata quasi per caso da un’immagine dipinta da Sara e destinata a impreziosire un vino speciale, il Laudato della Vigna del Papa – spiega il giornalista Carlo Cerrato, curatore del catalogo – da quell’immagine divenuta etichetta è partito tutto: il desiderio di far incrociare due diverse sensibilità per il colore, strumento per capire e comunicare sensazioni dal profondo, e di far conoscere accanto alle opere di Sara anche quelle di Bruno, artista di fatto sconosciuto al pubblico».
Grande appassionato di arte antica, collezionista e consulente di galleristi, Vergano ha esercitato la pittura di nascosto. Bozzetti, volti, caricature di amici anche famosi, come quelli di Paolo e Giorgio Conte, in cui più che una rappresentazione si respira un’intima emozione. Diversamente dal padre, Sara Vergano ha realizzato a partire dal 1997 una ventina di mostre personali. Il suo tratto distintivo è il colore, un modo per lei di conoscere e comunicare. Pochi colori utilizzando supporti differenti ha una visione della vita introspettiva e decisamente profonda. Ama esplorare territori nuovi con delicatezza ma al tempo stesso con gesti vibranti e forti. come in “Omaggio a Chagall”, “Tramonto giapponese” e “Barriere architettoniche”.