Erano già scesi in piazza a novembre per contestare il DPCM che impediva loro di lavorare, ma domani saranno nuovamente in strada per chiedere di poter aprire i banchi, in sicurezza, senza ulteriori attese. Gli ambulanti del mercato di Asti hanno deciso di far sentire la loro voce, per la seconda volta, insieme a molte partite iva che più di altri stanno accusando il contraccolpo economico della pandemia e delle restrizioni sanitarie.
La protesta avverrà questa mattina dopo le 9,30 in piazza Libertà. Qui gli ambulanti, con cartelli, striscioni, contesteranno «chi, con delle regole assurde, sta violando i diritti dei lavoratori». Cancellato il corteo che era previsto in un primo momento lungo le vie della città.
In piazza Libertà gli ambulanti prenderanno la parola per chiedere un principio più equo e regole uguali per tutti. Anche a novembre i commercianti che animano il mercato di Asti avevano criticato le chiusure dettate dal DPCM che non teneva conto del luogo di lavoro di tutti loro.
«Siccome tutti gli esperti concordano nel ritenere che all’aperto sia molto più difficile il propagarsi del virus, – avevano spiegato gli ambulanti – non si comprende come sia consentita la vendita di determinati generi presso il commercio fisso e non nei mercati».