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“Sbagliato spostare il mercato in Campo del Palio: ecco perché”

Fa dicutere il trasloco delle bancarelle per la chiusura di piuazza Alfieri. Ma c’è chi si dice favorevole: è meglio fare il mercato in una sede unica

È un mercato arrabbiato, quello di Asti, un mercato preoccupato e impaurito per il prossimo futuro, per l’accorpamento definitivo in piazza del Palio che pare ormai inderogabile.
E’ un mercato che in queste settimane sta facendo le prove generali “di sotto” visto che, causa montaggio della pista per il Palio, ci saranno sei appuntamenti (tre in più degli altri anni), un mercato che, nonostante ci siano anche tanti favorevoli, non si rassegna a perdere un’abitudine che è usanza e storia.

«Qui è troppo scomodo»
“La nostra attività – commenta Elena Sanlorenzo di Gallo Bijou – ha già subito un calo di lavoro con lo spostamento da piazza Alfieri all’isola pedonale e adesso, che la clientela iniziava ad abituarsi, una nuova variazione sarebbe un disastro, lo stiamo vedendo in questi giorni, sono pochi infatti i clienti contenti per la novità”.
“Non sono assolutamente d’accordo all’accorpamento del mercato, sia per abitudine – sottolinea Alessandra Camosso, cliente di Gallo Bijou – sia perché nella piazza sotto diventerebbe troppo dispersivo”.
Attaccamento alla tradizione e alla comodità sembrerebbero queste le maggiori motivazioni del no: “anche io sono contraria allo spostamento perché – commenta Maria Dell’Agli – Asti non sarebbe più la stessa senza il mercato in piazza Alfieri, quello che tutti gli astigiani conoscono e ricordano, anche se certamente io continuerei a frequentarlo”.

«Noi non ci sposteremo»
C’è già nostalgia nelle parole dei clienti che si contrappone all’ira degli ambulanti: “è dal ’76 che faccio il mercato e sono arrabbiato – afferma Francesco Bonanno titolare di un banco di calzature – perché né il sindaco Rasero né l’assessore Bovino tengono in considerazione le nostre problematiche e anche durante gli incontri che ci sono stati non hanno mai ascoltato veramente la nostra opinione. Abbiamo presentato un ricorso e finché non otterremo risposte, bloccheremo tutto e rimarremo sopra”.
“Contrari – dicono Manuele Zuanazzi e Anna Loddo di Loddo Tessile – perché nel nostro caso significherebbe azzerare un’attività che esiste da tre generazioni, i nostri clienti infatti non verrebbero giù per motivi di abitudine e per paura di scippi che sotto sono abbastanza frequenti. No allo spostamento anche perché – dice Zuanazzi – ci saranno posti più penalizzati e con meno passaggio, ci sarà una sorta di macchia di leopardo che causerà una guerra dei poveri, più concorrenza e purtroppo più chiusure o, per alcuni, la ricerca di altri mercati”.
“Se oggi stavo a casa – ironizza Giorgio Martella titolare di un banco di abbigliamento – guadagnavo di più, è un mercato mal fatto questo, gestito da persone che non sanno nemmeno da dove parte il commercio”. Da quarantatré anni in piazza del Palio con articoli di calzatura, Paolo Annese, si dice titubante “all’inizio ero molto favorevole poi, ascoltando le varie opinioni, mi sono un po’ ricreduto; perché il mercato unificato funzioni – osserva – deve essere fatto molto bene, devono essere ascoltati anche gli ambulanti, i loro consigli e le loro esigenze”.

«In piazza Alfieri siamo troppi»
Un trasloco che pare comunque deciso e che secondo l’Amministrazione darà nuova linfa a un mercato sempre più impoverito “può darsi ma non sono sicura, – ribatte Emanuela Dalponte – da sempre il mercoledì e il sabato gli astigiani che passeggiano per il centro fanno anche un giro al mercato e da cliente temo che con lo spostamento in piazza del Palio, al mercato ci andrà solo chi deve comprare qualcosa”.
“L’ accorpamento – afferma invece Rafaela Gigliodoro, neopresidente FIVA – era da fare già tempo fa perché, come ho sempre sostenuto, gli ambulanti devono rimanere uniti senza farsi la guerra, è questo il motivo per cui va bene anche “di sotto”, la sola soluzione per fare un mercato unico come succede nelle altre città, dove la gente possa trovare tutti in un solo posto e un parcheggio intorno; poteva andare bene anche piazza Alfieri ma siamo troppi; contenti sono anche i miei clienti – conclude – chi viene in macchina si troverà il mercato davanti, chi arriva a piedi ha da fare soltanto 20 metri in più”.

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