Cinghiali in vigneto
Attualità
Gestione

Scarico di responsabilità da parte dell’assessorato all’agricoltura sul problema peste suina africana

Con una semplice lettera tenta di scaricare la responsabilità del depopolamento dei cinghiali su altri soggetti   

Coldiretti evidenzia un atteggiamento grave dell’Assessore all’agricoltura Protopapa e del direttore Balocco che in una semplice lettera, per fornire indicazioni rispetto all’impiego di gabbie e recinti di cattura, con lo scopo di limitare il disturbo dei suini selvatici, di fatto scaricano la responsabilità ai vari soggetti sul territorio, dalle province fino agli enti di gestione delle aree protette, rispetto alle azioni da mettere in atto per il depopolamento dei cinghiali in un momento così critico per il diffondersi della Peste Suina Africana.

“Mentre il lavoro nell’area infetta procede con l’attività sinergica tra il commissario per l’emergenza della Peste Suina Africana, Angelo Ferrari, direttore dell’Istituto sperimentale Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, Giorgio Sapino, commissario nel territorio della provincia di Alessandria e l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, tutto tace nella restante parte della Regione dove si deve mettere in atto con urgenza il depopolamento per arrivare ad abbattere 50 mila cinghiali, come, per altro, hanno già iniziato a fare i territori della Lombardia e dell’Emilia Romagna confinanti con l’area infetta” sottolineano il presidente Coldiretti Asti Marco Reggio e il direttore Diego Furia.

“Se l’assessorato all’Agricoltura crede che sia valido il motto «armiamoci e partite», siamo completamente fuori strada. Serve un’azione forte di tutta la Giunta regionale affinché i provvedimenti che abbiamo chiesto fin da subito, a tutela della suinicoltura piemontese, diventino realtà al più presto” concludono Reggio e Furia.

Condividi:

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp

Scopri inoltre:

Edizione digitale